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Monumenti
La Biblioteca Comunale

Dove si trova
Ex Convento dei Gesuiti
Piazza Casa Professa 1

Orari di visita
dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,45
martedì, mercoledì e giovedì dalle 14,45 alle 17,45

Info
091 7407941
http://librarsi.comune.palermo.it


(foto ©PalermoWeb)

Occupa l'ala sud-occidentale dell'Ex Casa Professa dei gesuiti. Vi si accede da Piazza Casa Professa o da piazzetta Brunaccini. 

Fondata grazie ai contributi di libri e manoscritti di un gruppo di nobili e di ecclesiastici nel 1760. 

All'interno la prima sala contiene gli schedari, la seconda i tavoli di lettura. le scaffalature , di severa architettura classica provengono dalla Libreria gesuitica di casa Professa.

Fu istituita nel 1760 come Pubblica Libreria del Senato. Dopo l'espulsione dei padri Gesuiti dalla Sicilia, la Pubblica Libreria occupò nel 1775 parte della Casa Professa, edificata nella seconda metà del ’500 e lambita dal fiume Kemonia (o “fiume del maltempo”).

Successivamente, l’edificio venne ampliato con l’apertura di un nuovo ingresso da piazzetta Brunaccini con un pronao di stile neodorico (1822) e con l’acquisizione della contigua chiesa cinquecentesca (ma di origini normanne) di San Michele Arcangelo.

Fra gli spazi della Biblioteca, lo splendido atrio colonnato barocco, realizzato nel 1636 e già chiostro del complesso gesuitico.


Ricostruzione storica tratta dal sito dell'istituzione...

La Biblioteca Comunale di Palermo fu fondata per volontà regia e su iniziativa del Senato di Palermo: va ricordata l'infaticabile opera di Alessandro Vanni di San Vincenzo attraverso la quale pose al giudizio del Senato e del Sovrano la necessità che la Città potesse disporre del fondamentale strumento di ricerca e di supporto all'istruzione ed allo studio rappresentato da una biblioteca pubblica.

La cerimonia inaugurale ebbe luogo nell'aula senatoria del Palazzo Pretorio, l'attuale sala delle Lapidi, il primo settembre del 1760.

La Biblioteca ebbe la sua prima sede in una stanzetta del Palazzo Pretorio, ma ben presto il gran numero di donazioni di manoscritti e stampati rese lo spazio insufficiente e fu necessario affittare alcuni locali del palazzo del duca di Castelluccio.

L'espulsione dei Gesuiti, avvenuta nel 1767, rese disponibili le case della Compagnia e alla Biblioteca furono assegnati alcuni oratori di Casa Professa: la nuova sede fu inaugurata il 25 aprile 1775.

Il primo bibliotecario della Libreria del Senato fu Domenico Schiavo, ma il più noto è certamente Gioacchino Di Marzo che vi operò dal 1857 alla sua morte, avvenuta nel 1916.

L'appassionata cura del Di Marzo consentì la valorizzazione e l'incremento delle raccolte alle quali nel 1870, a seguito del regio decreto di soppressione degli ordini religiosi del 1866, si aggiunsero numerosi fondi monastici che furono sistemati nella cinquecentesca chiesa di S. Michele Arcangelo, oggi parte integrante della Biblioteca.

La morte del Di Marzo segnò una crisi nella crescita della Biblioteca, che terminò sotto la sapiente guida di Maria Emma Alaimo, che la diresse dal 1936 al 1970. Con instancabile impegno l'Alaimo promosse l'immagine della Comunale di Palermo stabilendo fecondi rapporti con istituzioni culturali nazionali ed estere di notevole rilievo. Dopo la Alaimo seguì un periodo di progressivo declino.

E' adesso in corso una significativa ricostruzione dell'istituzione, di cui sono segno concreto i lavori di restauro architettonico dello storico edificio, sede della biblioteca.


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