AIDONE a circa 35 Km a sud di Erma svetta sui monti Erei, a
850 mt sul livello del mare.
Ricca di boschi e di piante
rare, col suo Belvedere si affaccia su un vasto ed
incantevole paesaggio.
Da visitare:
il Museo Archeologico del
1600, nell'ex Convento dei Cappuccini, che espone i reperti
della vicina Morgantina;
la quattrocentesca chiesa di San
Domenico, la Chiesa Madre, dal magnifico portale del
Duecento;
le deliziose chiesette della Madonna delle Grazie
e di Sant'Antonio Abate;
la cinquecentesca Chiesa di Sant'Anna
con il soffitto ligneo attribuito a Frate Umile da Petralia
e, poco discosta, la chiesa di San Giovani dei Templari.
Dominano i ruderi del castello normanno.
Nelle vicinanze il
sito archeologico di Morgantina.
CURIOSITA' : IL DIALETTO AIDONESE >>
Info Utili
Municipio, Piazza Umberto I,
Pro Loco, via Mazzini I
Scavi di Morgantina.
Aperto tutti i giorni
Museo Archeologico. Aperto tutti i giorni.
La città di Morgantina, si trova a circa 6 km dal paese di
Aidone.
Fin dal 1955, grazie a scavi sistematici compiuti
dalla Missione Archeologica della Università di Princeton,
venne ivi identificata una città nelle sue varie fasi
architettoniche ed urbanistiche, dal periodo ellenistico a
quello romano.
Una prima fase di occupazione sarebbe da ascriversi all'Età
del Ferro (1000 - 850 a.C.) ed è documentata da frammenti
ceramici e resti di capanne, per l'area superiore della
collina chiamata "Cittadella".
Più in basso, ai piedi di questa, in numerose campagne di
scavo vennero dissotterrate le rovine del santuario di
Demetra e Kore, le stoai, i mercati, l'aula del Senato o
bouleuterion, i sacelli di culto, il teatro, il santuario
ctonio dell'agorà, l'ekkiesiasterion, la grande fornace, il
granaio di stato, tutte strutture appartenenti alla città
del periodo ellenistico e romano.
Ciò che fa da trait d'union fra queste due così diverse
realtà abitative è lo stanziamento in questo luogo di una
forte componente gl'eco - calcidese proveniente da Katane,
nella prima metà del VI scc. a.C. circa.
Tra il IV ed il III
sec. la città raggiunge l'apice della sua grandezza.
Sebbene
favorita dalla prosperità del periodo neroniano, per il suo
schieramento contro Roma a favore dei Cartaginesi nella
Seconda Guerra Punica, la città venne assalita e distratta
da forze collegate romane regolari e mercenarie ispaniche
nel 211 a.C.
Da allora assegnata a questi iberici, essa non
ebbe una buona ricostruzione, ma solo una ristrutturazione
approssimativa che non rispecchiava la passata grandezza.
Coinvolta nei torbidi delle guerre servili, scaduta
nell'architettura (il teatro diventa una cava di pietre),
Morgantina cessò, per progressivo abbandono, la sua vita
urbana tra il I e II sec. a.C.
Il monumento principale è il
teatro.
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