Itinerario della natura
La provincia di Enna, l'unica in Sicilia a non
avere sbocco sul mare, con il suo grande patrimonio naturalistico, storico e
culturale offre un'ampia panoramica di ambienti incontaminati. L'orografia
tormentata degli Erei, i numerosi Laghi (otto di cui solo quello di Pergusa è
naturale) i boschi costituiscono uno scenario tutt'altro che monotono e di
grande attrazione turistica: i laghi Ancipa e Nicoletti, per esempio, sono meta
di pescatori ed appassionati di sci nautico. A questo si aggiungono le
suggestioni della civiltà contadina (nel suo glorioso passato la provincia era
conosciuta, presso i romani, come il "granaio dell'Impero") che ad Enna si
traducono, oltre che in un naturale senso dell'accoglienza, anche in una cucina
succulenta che valorizza al meglio prodotti genuini, ottenuti con metodi
naturali, come le fave larghe, da gustare sia secche che fresche, la "pesca
tardiva" di Leonforte, dalla fragranza inconfondibile ed altre preziose risorse
del comprensorio.
Grazie all'Ispettorato Dipartimentale delle
Foreste di Ennia sono state create zone attrezzate: la Selva Pergusina e la
Ronza, per l'uso controllato dei boschi, perché questi possano diventare
patrimonio di tutti ed in particolare di coloro che avvertono un rinnovato
interesse per la natura. Sono state create stradine in terra battuta, fontanelle
d'acqua potabile, costruiti focolari rustici per consentire ai gitanti la
cottura dei cibi alla brace; non mancano tavoli e panche in legno, campi di
bocce; sono state collocate altalene, e giostre per i più piccoli. Due
caratteristiche chiesette, inoltre, consentono, nei giorni festivi, di
partecipare alle funzioni religiose.
LA SELVA PERGUSINA
- Si trova a pochi
chilometri dal capoluogo, ha una superficie di 135 ettari e venne rimboschita
nel 1937 dall'allora Comando Centuria della Milizia Forestale con piante di
pino, eucaliptus, cipresso, frassino, olmo, acero e robinia. Oggi, al suo
interno, in appositi recinti, ospita esemplari di fauna autoctona rara come
l'istrice ed il daino, o alloctona come la nutria ed il lama delle
Ande.
La Selva domina il mitico Lago di Pergusa ed
anche l'anello che lo circonda, il noto autodromo, in cui annualmente si
svolgono gare automobilistiche di risonanza internazionale. C'è da aggiungere
che da questo affascinante sito, mediante una scala naturale, è possibile
accedere a grotte preistoriche.
IL PARCO RONZA - In un bosco di eucalipti,
tra i quali non mancano conifere e latifoglie, a 8 km da Piazza Armerina,si
trova il Parco «La Ronza» in cui, in perfetta armonia, si sviluppano specie
vegetali ed animali ugualmente garantite da personale specializzato. Alla Ronza
da tempo è in funzione una biblioteca ben fornita ed è in via di allestimento un
museo etno-storico che custodirà le testimonianze del passato.
AREE DI INTERESSE NATURALISTICO, I MONTI
ALTESINA E ALTESINELLA
Altre località di rilevante interesse naturalistico sono:
i boschi di Rossomanno e la Querceta di Calascibetta. Tra
le aree di interesse naturalistico spiccano: la Riserva naturale orientata
Sambughetti - Campanito, nelle vicinanze di Nicosia; il Bosco di
Sperlinga e Alto Salso, a pochi chilometri da Sperlinga; il parco
minerario di Grottacalda - Fioristella, tra Enna e Piazza Armerina.
Rilievi notevoli sono, nel Nicosiano, i monti
Altesina e Altesinella. Monte Altesina, vero e proprio punto focale
dell'orografia siciliana, con i suoi 1.192 metri di altitudine, ospita una
Riserva naturale orientata che salvaguarda, oltre ad una natura
straordinariamente rigogliosa, anche le vestigia di una vasta area archeologica.
Nelle vicinanze è possibile visitare anche il Parco Nicoletti, nel cui
lago vengono svolte gare di sci nautico, la Querceta di Calascibetta e la
Riserva naturale di Montagna di Mezzo, ricca di specie animali altrove in
via d'estinzione.
Sull'Altesina una lecceta mista a rovereti ed a
radure e popolata da una bellissima avifauna e da altri roditori.
Splendido è il panorama naturale di Sperlinga,
unitamente alle guglie rocciose che caratterizzano la zona, vere e proprie
sculture naturali, che il tempo ha voluto conservarci e che, emanano uno
straordinario fascino.
LE ESCURSIONI NEI BOSCHI - Per chi è alla
ricerca di ambienti particolarmente incontaminati, la provincia ennese offre
zone quali la Querceta di Budubello, il Castello di Gresti, l'area
dell'ingrottamento lavico del Simeto; il cui fascino e caratterizzato
dall'assenza di aree attrezzate.
Degno di attenzione .particolare è inoltre il
museo Etnoantropologico allestito in alcune grotte del Castello di Sperlinga,
vanto del paese. Ricoperti da una querceta a roverelle e dalle essenze che ad
essa si associano in natura, sono i versanti del massiccio su cui sorge Cerami.
Il bosco, legato al mito dell'eroe arabo Zuccaleo,
è molto importante dal punto di vista naturalistico. Piacevoli ed interessanti
escursioni sono possibili dalle vicinanze di Troina, dove abbondano
boschi e pascoli, ubicata com'è ai margini dei Nebrodi.
Meraviglioso è infine lo scenario in cui è
immerso Gagliano Castelferrato, fatto di monti ed armonie di colori.
I LAGHI E LE DIGHE - Se i boschi/di cui la
provincia è ricca, consentono piacevoli pic-nic, favorendo l'agriturismo,
equiturismo, mountain bike e trekking, i numerosi laghi, vanto dell'entroterra
siciliano, offrono anche altre prospettive. Tra gli specchi d'acqua che
arricchiscono il paesaggio, vale la pena di citare il Lago Pozzillo, il Lago di
Ancipa e gli invasi artificiali dello Sciaguano e di Villarosa, la diga
Nicoletti e la diga Olivo. Legato al mitico ratto di Prosperpina e il lago di
Pergusa che ha ispirato per la sua bellezza i poeti dell'antichità. Privo di
emissari ed immissari, il lago riceve l'acqua esclusivamente dal dilavamento
piovano. Sede di mirabili fenomeni biologici, come l'arrossamento delle acque,
per cui è stato definito «lago di sangue», è un importante luogo di sosta e di
svernamento di uccelli migratori. Oltre che per le sue bellezze naturali, il
lago attrae anche per i suoi moderni impianti sportivi in cui, specie nella
stagione primavera-estate, si svolgono importanti manifestazioni.
Da Pergusa, procedendo in direzione sud, si
giunge al lago dell'Olivo, che si trova tra due centri diversi tra loro, ma
egualmente importanti: Piazza Armerina e Barrafranca.Tra questi due poli c'è la
diga dell'Olivo, dalle profonde ramificazioni. Di costruzione recente, ha dato
vita ad un invaso assai ricco di fauna.
Il lago Pozzillo, il più grande invaso
artificiale esistente in Sicilia, con la sua capienza di 150 milioni di metri
cubi d'acqua, si trova a pochi chilometri da Regalbuto, paese dall'interessante
impianto urbano medievale, che nel lago vede rispecchiarsi le proprie case.
Costruito nella seconda metà degli anni '50 per utilizzare a scopo irriguo ed
idroelettrico le acque del fiume Salso, il lago è immerso in uno scenario da
favola. Incastonato come una pietra preziosa in una stretta valle, in località
Ancipa, a 944 metri s.l.m., si trova il lago Sartori, il più alto dell'Isola.
Creato negli anni '50 con lo sbarramento dolciume Troina, ha una profondità di
70 metri ed una capienza di 20 milioni di metri cubi d'acqua, che viene
utilizzata sia per l'approvvigionamento idrico di alcuni comuni, sia per la
produzione di energia elettrica. Nella zona centrale della provincia, poco
distante da Leonforte si trova la diga Nicoletti. La sua costruzione risale agli
anni '60, quando, per scopi irrigui e per utilizzo industriale, vennero raccolte
le acque del torrente Bozzetta, del Manna, dell'Ammaro e, per via
sotterranea/del Lombardo-Girgia. Il lago, di forma bifida, che ospita carpe,
tinche, triotti e carassi, è circondato da un bosco di eucalipti, nel quale
vivono volpi, donnole, roditori, pipistrelli ed uccelli stanziali e migratori.
Nella zona palustre è, invece/presente la fauna tipica dei delta fluviali dolci.
La felice posizione del bacino, la mitezza del clima e la varietà del paesaggio
ne fanno la mèta irresistibile di quanti, fuggendo dallo stress quotidiano,
vogliono rinnovarsi spiritualmente e ritemprarsi fisicamente.
La tappa conclusiva del nostro itinerario
lacustre è costituita dal Lago Morello, alimentato dalle acque dell'omonimo
fiume.
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Tour di Enna
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