Visita ad un
frantoio di Sicilia E' difficile ormai trovare
qualcosa di genuino ai nostri giorni e per genuino ci riferiamo ai
prodotti alimentari della nostra terra lavorati, sì secondo le
moderne tecnologie, ma all'insegna del rispetto verso l'ambiente e
verso i consumatori.
Una importante fonte
di reddito per l'economia di alcune zone della Sicilia è l'olivo.
Con la spremitura di questo frutto così prelibato si crea un olio
extravergine di oliva che ci invidiano in tutto il mondo. Da
qualche tempo ormai si è scoperto che l'olio di Sicilia ha delle
qualità organolettiche superiori a qualsiasi altro olio prodotto
al mondo... sono stato invitato insieme alla mia famiglia a visitare
un frantoio della provincia di Agrigento, ed ho scoperto un
angolo di Sicilia, apparentemente trascurato dalle mete del turismo
interno ed estero, ma che vale la pena scoprire!
Il frantoio organizza anche visite guidate per
scuole e comitive con degustazione dei prodotti tipici e
naturalmente dell'olio appena prodotto.
Visualizzazione ingrandita della mappa
FRANTOIO GASPARE SARULLO & FIGLI
Sede: Via Belvedere 53 - 92010 CALAMONACI (AG)
Stabilimento (Frantoio):
C.da Scirinda SS 386 Ribera (AG)
Meta della nostra escursione è il FRANTOIO
GASPARE SARULLO & FIGLI sito tra Ribera e Calmonaci, a
pochi chilometri da Sciacca, in provincia di Agrigento, a soli
40 km dal capoluogo dei templi !
Scegliamo il periodo "clou" per la produzione
dell'olio extravergine di oliva: metà novembre.
Partiamo da Palermo di Domenica alle
9.30 e imbocchiamo la strada superveloce per Sciacca la SS
624. Attenzione alla guida... è una strada molto pericolosa
perché invita alla velocità... Dopo poco più di un'ora di
cammino, a velocità moderata, ci ritroviamo nella cittadina
delle terme, la superiamo (magari al ritorno ci facciamo una
capatina per un caffè) e, seguendo le indicazioni RIBERA,
AGRIGENTO, tra ulivi e agrumeti (stiamo per arrivare nella
capitale dell'arancia siciliana, ovvero Ribera), ci ritroviamo
al bivio con la SS 386 per la "città delle arance".
In breve arriviamo a Ribera, attraversiamo il
ridente centro dell'entroterra agrigentino ricco di cose da
scoprire... il castello, la chiesa madre, i giardini
pubblici... ma la mèta della nostra escursione è un po' più
avanti... Seguendo tutto il corso principale di Ribera (Corso
Umberto) ci ritroviamo all'uscita della cittadina in direzione
Calamonaci, ancora poche curve (le uniche impegnative a dire
la verità fin'adesso incontrate) e, a sinistra, in una valle
coltivata ad ulivi e vigneti, nell'incantevole panorama di
Caltabellotta che focalizziamo da lontano come un'aquila
arroccata alla montagna, scorgiamo lo stabilimento della
SARULLO che è lì, in basso, perfettamente armonizzato
all'ambiente circostante.
Ci accoglie una moderna struttura realizzata
appositamente per la "creazione" del nettare d'ulivo !
Sono quasi le 11.30 e la Signora Sarullo
accogliendoci, presenta l'azienda, i svariati premi
conseguiti, le presenze in mostre internazionali, la rassegna
stampa di rilievo che parla del loro prodotto, tutti traguardi
raggiunti nei numerosi anni di attività: la SARULLO è
un'azienda a conduzione familiare, da sempre dedita a questo
lavoro, alla ricerca della migliore qualità, ormai certificata
dalle tante commesse di acquisto provenienti da tutta Italia,
dall'Europa e fin'anco dagli USA.
Segue un gradito assaggio di pane caldo e olio nuovo appena
stillato dal frantoio. Naturalmente accompagnato da un
delizioso vino fatto in casa dalla famiglia Sarullo per uso
personale.
La figlia Vania, ci accompagna agli
impianti di produzione attivi a pieno ritmo in questo
periodo...
Si parte da un campo vicino ove si raccoglie la
materia prima, l'olivo (in questa zona nella variante
Biancolilla), lo si raccoglie in sacchi di iuta e si trasporta
al frantoio. Qui viene controllata la qualità e quindi
travasato in ceste molto capienti pronte per essere lavorate
negli impianti.
Ed è con grande interesse e mio stupore che mia
figlia Alessandra segue attentamente la "lezione" !
Con appositi "transpallet", potenti carrelli
elevatori, la pesantissima cesta colma di olive, viene portata
alla vasca per l'inizio del processo di produzione.
Qui un nastro mobile trasporta le olive dalla
vasca di accoglienza alla vasca di pulitura: vengono filtrati
ed eliminati terra, foglie, rametti, e immediatamente lavate
in acqua.
Le ceste con le olive
La vasca di accoglienza e il nastro
trasportatore
La pulitura
L'olivo viene adesso macinato (frangitura), a
temperatura controllata in macine che rendono il prodotto
fluido, come fosse un patè... da questa macchina esce un
profumo molto invitante... che viene voglia di prendere una
fetta di pane e spalmarvi sopra quel delizioso alimento...
Segue la successiva fase di centrifugazione
(gramolatura) che porta alla separazione (spremitura) per il
diverso peso specifico che hanno l'acqua (che va a depositarsi
in un apposito contenitore), la sansa (il residuo pesante
dell'olivo, come il nocciolo, la pelle ecc. che va a riempire
un'altro contenitore) e l'olio extravergine che, tramite un
circuito idrico, riempie le vasche in acciaio per la
conservazione del prodotto.
E' in questo ambito che
incontriamo il Sig. Gaspare Sarullo, responsabile dell'azienda
che fa di tutto: controlla i macchinari, da un'occhiata alla
qualità delle olive che arrivano, accoglie i coltivatori...
insomma un vero appassionato del suo lavoro e dobbiamo fargli
i complimenti stringendogli le mani... perché il risultato è
veramente eccezionale !
Il paté di olive !
La spremitura
L'olio ottenuto al termine di tali operazioni,
è un olio torbido e opalescente e contiene in sospensione
bollicine d’aria e residui di lavorazione. E’ necessario
quindi un periodo di riposo e maturazione affinché tutte le sostanze
estranee si depositino sul fondo (decantazione),
dopodichè
si procede al travaso nei contenitori da asporto.
A questo punto l’olio “nuovo” è pronto per
essere avviato verso i luoghi di consumo, non prima di essere
imbottigliato ed etichettato.
Noi preferiamo portare via dell'olio nuovo e
quindi ci facciamo riempire dal personale addetto un po' di
lattine da 5 kg appena stillate, per gustarci questo pregevole
alimento tanto utile alla nostra salute ed alla nostra dieta
alimentare.
Quanto vale una fetta di pane di casa con un
cucchiaio di olio e magari un pomodoro secco sopra... un
fuoripasto salutare, gustoso e dietetico... l'olio
extravergine di oliva, ormai è accertato, migliora la salute e
combatte molti disturbi del cuore (quindi previene l'infarto,
il colesterolo
alto...)
L'olio extravergine !
L'imbottigliamento
Il travaso nelle lattine
La visita è finita ma l'appetito vien...
guardando... e quindi chiediamo dove poter pranzare nelle
vicinanze.
Presto fatto... a pochi chilometri verso Calamonaci,
proprio all'inizio del paesino c'è un bar con in retro una sala
ristorazione. Emanuele, il titolare, ci accoglie come fossimo parenti !
Il locale si chiama "La
Lucciola" (Via Garibaldi 3, Tel. 0925 68393); il luogo è familiare,
tranquillo, rustico ma accogliente...
molto accogliente, e la cucina, quella casereccia, quella fatta dalle
nonne, che quasi abbiamo dimenticato, rivive in questo
angolo di Sicilia che andrebbe meglio sostenuto nei circuiti
turistici regionali e nazionali... noi con questo nostro
piccolo contributo ci proviamo !
Al rientro conviene riprendere la strada
dell'andata, passare da Ribera, poi a Sciacca farsi una bella passeggiata
in centro, affacciarsi dal belvedere, chiudere un attimo gli
occhi, respirare l'aria del mare, poi riaprirli e godersi uno
dei più bei panorami di Sicilia.
Grazie amici di Ribera e Calamonaci per averci
fatto passare una bella domenica fuori dallo smog della città
e dai sempre più sterili eventi male organizzati dalle varie
amministrazioni che invece di promozionare queste nostre
realtà di provincia pensano a gettare via i soldi dei
cittadini per enormi
manifestazioni dalla durata di pochi giorni se non di poche
ore, all'insegna dell'inutilità collettiva !
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