Nel primo nucleo dell'Antiquarium di Ragusa furono esposti inizialmente i reperti delle prime campagne di scavi condotte nella necropoli greca di Rito (Ragusa) e nell'abitato ellenistico di Scornavacche (Chiaramonte Gulfi). Successivamente, dopo l'ampliamento degli anni Settanta, al museo confluirono i reperti degli scavi della città di Camarina, della necropoli sicula di Castiglione e dell'abitato tardo-antico di Caucana. Il museo espone anche reperti provenienti da collezioni formatesi nei primi decenni del '900 nel territorio della provincia di Ragusa ed acquistati dalla Regione Siciliana, fra cui le collezioni Melfi di Chiaramonte, Pacetto, La Rocca e Pace.
L'ordinamento del museo si avvale di una disposizione dei reperti ordinata sia cronologicamente che per aree topografiche. L'allestimento del museo è caratterizzato da ricostruzioni al vero di limitate porzioni di scavo. Questi ambienti (necropoli, fornaci, pavimenti a mosaici), richiamano nel visitatore l'idea della funzione degli oggetti esposti.
Il museo si articola in sei sezioni.
Sezione 1. Le stazioni preistoriche.
Sezione 2. I Greci nella provincia (Camarina); Ricostruzione al vero: tombe di Passo Marinaro e tombe di Randello.
Sezione 3. Abitati siculi arcaici e classici. Monte Casasia, Licodia Eubea, Castiglione, Hibla; Ricostruzione al vero: tombe di Rito
Sezione 4. Centri ellenistici. Scornavacche; Ricostruzione al vero: bottega di vasaio
Sezione 5. Insediamenti tardo romani. Kaukana; Ricostruzioni al vero: mosaici della chiesetta di Santa Croce Camerina
Sezione 6. Collezioni e acquisti
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