I MUSEI ARCHEOLOGICI
DELLA CITTA' METROPOLITANA DI PALERMO
Negli ultimi anni la provincia di Palermo si è
arricchita di nuovi ed importanti poli museali locali. Di questi
molti hanno una sezione archeologica, segno questo di un rinato
interesse degli Enti Locali verso le più antiche radici del nostro
passato.
Qui di seguito si dà una mappa dei musei archeologici
della provincia premettendo che volutamente si sono tralasciati le
istituzioni museali della città di Palermo.
CEFALÙ
Il Museo Mandralisca nato per
legato testamentario del barone Enrico Pirajno di Mandralisca oltre ad una
pinacoteca e ad una ricca biblioteca ha anche una interessante sezione
archeologica con materiali che vanno dal V sec. a.C. al tardo periodo
romano. La gran parte dei reperti proviene dagli scavi che lo stesso
Mandralisca condusse nelle necropoli di contrada Diana a Lipari. Le
collezioni comprendono vasi sicelioti ed italioti, terracotte figurate,
una vasta tipologia di lucerne e monete. Inoltre in esso si conservano
parte dei materiali provenienti dagli scavi più recenti condotti a Cefalù.
[Info
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CONTESSA
ENTELLINA
L’Antiquarium di Entella è nato da una proficua
collaborazione tra il comune di Contessa Entellina, il Laboratorio di
Topografia Storico-Archeologica del Mondo Antico della Scuola Normale
Superiore di Pisa e la Soprintendenza Beni Culturali di Palermo. Esso
raccoglie le testimonianze dell’antico centro attivo sulla Rocca di
Entella tra il VI sec. a.C. e l’età romana. Nell’antiquarium sono esposti
una selezione significativa di materiali pertinenti a tutte le fasi di
vita dell’antico centro: materiali indigeni, greci, ellenistici, romani.
Una sezione è dedicata alla necropoli musulmana ed un’altra alla fase
medievale dell’abitato. Interessanti le sezioni epigrafica e numismatica.
Il tutto è accompagnato da un ricco apparato didattico. [Info
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CORLEONE
Il Museo Civico “Pippo Rizzo” fu istituito nel 1991
raccoglie una serie di reperti archeologici preistorici, indigeni, greci,
romani e medievali provenienti da alcuni siti del territorio corleonese.
Tra questi di particolare nota è l’unico miliario romano fin’ora rinvenuto
in Sicilia e trovato nella contrada Zuccarone lungo la via consolare
romana Palermo-Agrigento. [Info
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GANGI
Il Museo Civico istituito nel 1958 per l’impegno del
dott. S. Naselli è riaperto al pubblico dal 1995; esso è articolato in una
sezione didattica dove sono esposti vasi indigeni, attici, corinzi, terracotte figurate ed oggetti metallici di incerta provenienza ed in una
sezione topografica dove sono esposti i materiali archeologici che
provengono da due anonimi centri antichi presenti nel territorio di Gangi.
Dal Monte Alburchia provengono elementi architettonici, terracotte
figurate arcaiche, materiali ceramici di età ellenistica e materiali di
tradizione punica. Dall’insediamento rurale di Gangivecchio provengono
alcuni reperti che ne’attestano la frequentazione tra il I ed il IV sec.
d. C. [Info
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HIMERA -
Campofelice
di Roccella
L’Antiquarium regionale di Himera è una struttura
didattica e di conoscenza non solo dell’antica colonia greca attiva tra il
VII ed il V sec. a.C. ma dell’intera chora (territorio). Esso presenta una
ricca esposizione esemplificativa delle varie produzioni e delle diverse
fasi cronologiche; l’esposizione si articola su quattro livelli collegati
che corrispondono anche alle diverse sezioni: didattica, area sacra,
abitato, necropoli. Nell’antiquarium trovano posto i reperti del santuario
arcaico di Terravecchia di Cuti (Resuttano), i reperti della necropoli
ellenistica di Monte Riparato (Caltavuturo), quelli del villaggio
medievale di Brucato ed i corredi della necropoli ellenistica di Cefalù
oltre al bel mosaico di Settefrati (Cefalù) I-II sec. d.C. Inoltre, è
esposta una significativa selezione di reperti subacquei recuperati in
località caldura a Cefalù. [Info
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MARINEO
Il Museo Archeologico di Marineo raccoglie le
testimonianze più significative sui centri archeologici individuati nella
valle dell' Eleutero. Riuniti in otto vetrine è possibile ammirare ricchi
corredi tombali ellenistici. Il sito di gran lunga più rappresentato è la
Montagnola, centro indigeno poi ellenizzato attivo tra il VII e l’età
medievale. Abbondanti i reperti di età arcaica, punica, greca-ellenistica
e romana. Alcune vetrine espongono materiali provenienti da altri siti del
territorio. [Info
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PETRALIA
SOTTANA
Il Museo Civico Antonio Collisani
è costituito da due sezioni: la sezione
geologica “Geopark delle Madonie Giuseppe Torre”
e la sezione archeologica con la “Collezione
Collisani”. La prima comprende rocce e fossili
di oltre duecento milioni di anni che racconta
uno spaccato di storia geologica del territorio
madonita e fa capo a Giuseppe Torre, un geologo
petralese. La seconda un vasto repertorio di
produzioni vascolari di epoca preistorica,
numerose statuette in terracotta (arcaiche,
ellenistiche, e post ellenistiche), vasi attici
a figure rosse e figure nere e una vasta gamma
di produzioni in pasta vitrea. Infine, una
vetrina è dedicata ai manufatti in metallo quali
argento e bronzo.
POLIZZI
GENEROSA
Nel Civico Museo Archeologico di Polizzi
Generosa sono esposti
essenzialmente i reperti che provengono dallo scavo della necropoli
ellenistica di contrada S. Pietro. Il museo si articola in due sezioni:
quella stratigrafica nella quale sono presentati 50 corredi funerari
inquadrabili tra gli inizi del IV sec. a.C ed il II sec. a.C. e la sezione
tipologica. I reperti sono accompagnati da un ricco apparato didattico
didascalico. A Polizzi è anche presente un
Museo
Ambientalistico Madonita [Info
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PRIZZI
Il Museo Archeologico di Prizzi istituito dal comune
in collaborazione con la Soprintendenza Beni Culturali di Palermo è aperto
al pubblico dal maggio 2000. Al suo interno trovano collocazione i reperti
archeologici provenienti dalle campagne di scavo e dalle indagini
effettuate sulla Montagna dei Cavalli e il suo territorio, centro
indigeno-ellenizzato attivo dall’VIII al III sec. a.C. Il Museo comprende
anche una sezione paleontologica ed una mineralogica. L’esposizione è
completata da un ricco apparato didattico-didascalico. [Info
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ROCCAMENA
Le collezioni dell'Antiquarium di
Roccamena
provengono dal monte Maranfusa, a testimonianza
dei diversi insediamenti che vi si sono
succeduti. La prima fase di occupazione del sito
risale al IX-VIII secolo a.C., ma il periodo di
massima espansione si colloca nell’età arcaica
VI-VII secolo a.C. Il centro è stato abbandonato
all’inizio del V secolo a.C. ed è stato
rioccupato in età arabo-normanna X-XI secolo
d.C. [Info
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San
Cipirello e San Giuseppe Jato
Nel Museo Civico sono esposti una scelta
significativa dei materiali provenienti dall’antivo centro abitato di Iaitas attivo sul Monte Iato a partire dal VI sec. a.C. e fino ad età
medievale. Tra i materiali esposti elementi architettonici, vasellame di
diversa tipologia e cronologia. Oggetti di metallo.
Presente grande e importante area archeologica. [Info
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SOLUNTO -
Santa Flavia
L’Antiquarium regionale di Solunto offre la possibilità di un raffronto
diretto tra i materiali esposti ed il luogo di rinvenimento. Sono esposti
oltre ai reperti provenienti dalla Soluto Ellenistica (elementi
architettonici, frammenti di sculture, intonaci dipinti, ceramica) anche i
numerosi materiali provenienti dagli scavi condotti nella necropoli
monumentale e nelle aree industriali (corredi tombali e scarti di
fornace). [Info
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TERMINI
IMERESE
Il
Museo Civico Baldassare Romano fondato nel 1873 è aperto al
pubblico dal 1990. Esso oltre ad una pinacoteca ed ad una sezione
naturalistica ha una interessante sezione archeologica dove sono esposti i
più significativi rinvenimenti archeologici del territorio termitano. Si
passa dai materiali del Paleolitico Superiore a quelli greci della vicina
colonia greca di Himera e poi a quelli ellenistici e romani. Ricca la
collezione numismatica ed epigrafica. Presenti anche ceramiche tardo
antiche e medievali. [Info
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TERRASINI
Il Museo Civico D'Aumale di Terrasini
è
costituito da tre sezioni: Naturalistica,
Etnoantropologica ed Archeologica. In questa sono
esposti reperti archeologici ritrovati nella zona di
mare antistante Terrasini che provengono da navi
onerarie di epoca romana. Inoltre, vi è una ricca
collezione di anfore di origini puniche, romane, arabe e
medioevali. [Info
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USTICA
Il Museo Archeologico Torre Santa Maria
offre una selezione
ragionata dei materiali pertinenti agli
insediamenti umani maggiormente rappresentativi
dell'isola. Nell'ambito dell'intero complesso
espositivo rilevante lo spazio dedicato ai
materiali della media Età del Bronzo provenienti
dal villaggio dei Faraglioni, notevoli sia per
la quantità che per la varietà delle forme della
cultura materiale; un compendio degli oggetti
più significativi frutto dei contatti tra le
popolazioni preistoriche che si affacciavano sul
Mediterraneo.
[Info
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