La riserva di Capo Gallo è inserita nel
Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve, approvato con
Decreto dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente n.
970/91, ed è gestita dall'Azienda Foreste Demaniali della
Regione Siciliana, grazie al cui intervento è stata
sottratta da uno stato di abbandono in cui versava e resa
fruibile al pubblico nel pieno rispetto dell'ambiente e
delle caratteristiche originarie del territorio.
"Gli interventi realizzati fino ad oggi
all'interno della Riserva di Capo Gallo e nelle altre aree
verdi gestite dall'Azienda - ha sottolineato Francesca De
Luca dirigente dell'Azienda Foreste Demaniali di Palermo -
sono finalizzati ad una totale rinaturalizzazione
dell'ambiente e alla possibilità di renderlo fruibile al
pubblico. La tutela è importante così come la possibilità da
parte dei visitatori di potere vivere appieno gli ambienti
naturali e goderne la loro bellezza, nel rispetto
dell'ambiente e nell'ottica di una cultura dell'ecosostenibilità".
Si inseriscono in quest'ambito gli
interventi selvicolturali per il ripristino della
vegetazione esistente, con l'obiettivo di ricostituire la
naturalità dell'ambiente e riportarlo alle condizioni
originarie, la ripresa dei sentieri o la manutenzione delle
strade interne, per rendere l'area fruibile ai visitatori,
la ripulitura delle fasce e dei viali parafuoco, la
realizzazione di staccionate e muretti a secco, la
sistemazione delle recinzioni, le cure colturali o la
ricostituzione con interventi naturalistici nelle zone
percorse dagli incendi. Tra gli altri interventi messi a
punto nella Riserva l'eliminazione di piante estranee al
contesto floristico e la loro sostituzione con specie
vegetali locali, la ripulitura selettiva del sottobosco e la
tutela delle specie endemiche.
"Abbiamo ripreso e sistemato i sentieri
esistenti - ha spiegato Antonino Colletti, direttore
regionale dell'Azienda Foreste Demaniali - che sono stati
corredati anche di tabelle esplicative. Il prossimo passo
sarà l'organizzazione di un servizio di guide per
l'accompagnamento dei visitatori e l'allestimento di un
punto d'accoglienza che fornirà materiale informativo. Spero
che la cura e la tutela di quest'area faccia sì che i
cittadini apprezzino ancora di più il territorio terrestre
di Capo Gallo, che già amano e conoscono soprattutto per il
mare".
Altro aspetto fondamentale è l'educazione
ambientale. "Il nostro impegno - ha aggiunto Colletti - si
indirizza anche nello sviluppo di una cultura ambientale
soprattutto nelle nuove generazioni, per sensibilizzarle
verso una fruizione consapevole e corretta del verde. Ecco
perché abbiamo a cuore le scuole. Coinvolgendo i ragazzi da
vicino contribuiremo a renderli adulti più rispettosi
dell'ambiente".
PALERMO, 18 MAGGIO 2004
Una giornata di festa dedicata all’ambiente per
l’inaugurazione della Riserva Naturale Orientata di Capo
Gallo.
Oltre 800 studenti di scuola media inferiore ed
istituti superiori dell’intero territorio regionale, e le
maggiori associazioni ambientaliste, tra cui WWF,
Legambiente, Italia Nostra, rappresentanti delle istituzioni
e moltissimi cittadini si sono ritrovati tra i sentieri di Barcarello per festeggiare, a partire dalle 9.30, il taglio
del nastro della Riserva che avviene in una data simbolo per
la Sicilia: il 18 maggio 1980, infatti, una catena umana
lunga 7 km univa San Vito Lo Capo con Castellammare del
Golfo, per sensibilizzare le istituzioni sulla costituzione
della Riserva naturale dello Zingaro, la prima in Sicilia,
inaugurata un anno dopo, nel 1981.
Dopo il taglio ufficiale del nastro e la
benedizione, da parte di Padre Michele Giuffrida, alunni,
insegnanti e gente comune hanno visitato la Riserva, gestita
dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana,
grazie al cui intervento è stata sottratta dallo stato di
abbandono in cui versava e resa fruibile al pubblico nel
pieno rispetto dell’ambiente e delle caratteristiche
originarie del territorio.
Nell’ambito della giornata, è
stata dedicata una stele ai 19 caduti a Nassirya, con gli
onori della Fanfara del XII Battaglione dei Carabinieri
Sicilia, in forma sommessa perché il Corpo è a lutto a causa
della recente scomparsa del Comandante regionale, Gennaro
Niglio. In memoria dei caduti sono state piantate, inoltre,
19 piantine di leccio.
L’assessore regionale al Territorio e
Ambiente all’ambiente Mario Parlavecchio ha sottolineato che
“obiettivo strategico dell’assessorato è quello di costruire
nuovi modelli di gestione al fine di mettere in moto un
volano che generi conservazione e qualità, ma anche reddito
e occupazione, attraverso la valorizzazione delle risorse
del patrimonio endogeno con il supporto di sistemi
produttivi e l’erogazione dei relativi servizi”.
Marzia Impallara, della III sezione I
della scuola media Leonardo Da Vinci, è stata la vincitrice
del Concorso “Inventa lo slogan per la tua riserva”, rivolto
alle scuole medie inferiori di Palermo, e premiata con una
mountain bike. Il suo slogan vincitore “Vieni qua e ti
scordi la città” è stato riportato sulle magliette
distribuite ai partecipanti alla giornata. Lo scrittore
Gaetano Basile ha poi guidato i visitatori attraverso la
storia della Riserva, raccontando aneddoti e curiosità sul
territorio.
“Gli interventi realizzati fino ad oggi
all’interno della Riserva di Capo Gallo e nelle altre aree
verdi gestite dall’Azienda – ha sottolineato Francesca De
Luca, dirigente dell'Azienda Foreste Demaniali di Palermo –
sono finalizzati ad una totale rinaturalizzazione
dell’ambiente e alla possibilità di renderlo fruibile al
pubblico. La tutela è importante così come la possibilità da
parte dei visitatori di potere vivere appieno gli ambienti
naturali e goderne la loro bellezza, nel rispetto
dell’ambiente e nell’ottica di una cultura dell’ecosostenibilità”.
Nell’ambito dell’inaugurazione è stato
realizzato, per gli appassionati di filatelia, un originale
annullo postale con il logo della Riserva e la data
dell’inaugurazione, stampato su cartoline raffiguranti
un’immagine della riserva che era possibile acquistare,
dalle 10 alle 15, ad un costo di 1 euro, presso uno
sportello delle Poste Italiane allestito in loco.
Una cartolina con
annullo delle Poste Italiane del
giorno dell'inaugurazione
Uomini a cavallo, abbigliati con abiti
d’epoca, hanno ripercorso la storia della Trazzera dei
Cavaddari, databile al 1.500, un sentiero nato per esigenze
militari riaffiorato durante i lavori di sistemazione della
Riserva. Il tracciato veniva percorso dalle guardie a
cavallo, i cavaddari appunto, per controllare la zona e
avvisare con le borgne (grosse conchiglie che emettevano
suoni), o i fani (segnali di fumo) le torri di avvistamento
di Malopasso, nei pressi di Capo Gallo, e Sferracavallo.
L’allarme, in questo modo, veniva diffuso in tutto
l'entroterra per far preparare in tempo l'esercito alla
difesa della costa.
“Abbiamo ripreso e sistemato i sentieri
esistenti - ha spiegato Antonino Colletti, direttore
regionale dell'Azienda Foreste Demaniali – che sono stati
corredati anche di tabelle esplicative. Spero che la cura e
la tutela di quest’area faccia sì che i cittadini apprezzino
ancora di più il territorio terrestre di Capo Gallo, che già
amano e conoscono soprattutto per il mare”.
Un’esplosione di colori e gioia, intorno
alle 13, quando diverse imbarcazioni a vela, riportanti il
logo della Riserva, hanno solcato il mare antistante la
Riserva, mentre le scolaresche hanno fatto volare decine di
aquiloni, in una sorta di abbraccio figurato con la Riserva
dello Zingaro. Ha chiuso la giornata l’esibizione del coro
del Centro Paolo Borsellino, diretto da Valentina Casesa e
una degustazione di prodotti tipici siciliani in
collaborazione con la Soat 104 Monreale.