1.Sentiero Piano dello
Stinco
Il sentiero inizia da un cancello forestale, posto a
mezza costa, raggiungibile anche in auto dalla strada che
dalla Via Tolomea sale sul Monte, si procede all'interno di
un bosco di conifere e sulla sinistra oltre il vallone è
possibile scorgere i resti della Torre Amari, chiamata
comunemente Dammusu. Arrivati al Piano dello Stinco il
sentiero prosegue per tutto il pianoro tra piante di
Lentisco, Pini, Cipressi, Carrubi, oltre all'Ampelodesma,
Asparago spinoso, Stracciabrache.
Passato il pianoro prosegue in discesa e
si incrocia con il percorso che scende verso Bauso rosso
(sentiero n° 2), girando a sinistra prosegue per una vasca
dove finisce ed inizia il percorso del sentiero Coda di
Volpe.
TEMPO DI PERCORRENZA
h= 2,00 min.= 00
DIFFICOLTA': Media
LUNGHEZZA PERCORSO Mt. 3.130
1A.Sentiero Semaforo
Inizia da una biforcazione del sentiero n°1 a quota 457
mt. circa, e conduce al Semaforo, costruzione utilizzata un
tempo come punto di avvistamento dai militari e che potrebbe
diventare in futuro un osservatorio ornitologico. Entrando
all'interno della costruzione, il visitatore troverà un
singolare e laborioso lavoro: quasi tutte le pareti
dell'edificio sono ricoperte da mosaici realizzati da uno
strano personaggio del luogo, chiamato l'eremita; già dal
cancello e lungo tutto il sentiero che conduce all'edificio
si notano tracce di tale lavoro nei piccoli mosaici che
fanno da cornice a figure di Santi.
TEMPO DI PERCORRENZA
h= 00 min.= 20
DIFFICOLTA1: Media bassa
LUNGHEZZA PERCORSO Mt. 470
1B.Sentiero Punto
Panoramico
Dopo il sentiero Semaforo (n° 1a), a circa 160 mi. si
incrocia un secondo percorso lungo il quale, talora, sono
visibili tracce di conigli e orme di cinghiali. Più avanti è
possibile scorgere un piccolo gorgo utilizzato come
abbeveratoio da questi animali; dopo una breve salita si
arriva su un pianoro posto sulla sommità delle pareti
verticali a picco sul mare, dove il visitatore (in buone
condizioni di visibilità) può scorgere le Eolie, l'isola di
Ustica e San Vito lo Capo con la riserva naturale dello
Zingaro.
TEMPO DI PERCORRENZA
h= 00 min. = 10
DIFFICOLTA': Bassa
LUNGHEZZA PERCORSO Mt. 230
2.Sentiero del Bauso Rosso
Il percorso inizia poco dopo il cancello del sentiero n°
1, si inoltra in una valle fra alberi di Pini, Cipressi,
qualche Eucalipto e più in alto qualche pianta di leccio,
procedendo si giunge ad una radura. Interessante è la flora
che ha colonizzato le rocce calcaree: Erba Perla, Ombelico
di Venere, Vedovina Trapanese.
Superata una prima biforcazione che porta
al sentiero n°1, proseguendo, si incontra una seconda
biforcazione dove i sentieri Piano dello
stinco e Bauso rosso si uniscono in un unico percorso fino
alla vasca.
TEMPO DI PERCORRENZA
h= 1,00 min.= 50
DIFFICOLTA': Media
LUNGHEZZA PERCORSO Mt. 1.227
3.Sentiero Coda di Volpe
Questo sentiero inizia in prossimità della vasca e
prosegue in discesa in una valle tra pini, cipressi,
ampelodesma e l'ormai invasivo Penniseto allungato. Il
percorso si sviluppa su un tracciato molto tortuoso, dalle
ripide pendenze.
Il sentiero arriva a ridosso delle case di
Mondello in prossimità della Via Tolomea sbarrata da un
cancello privato.
TEMPO DI PERCORRENZA
h= 1,00 min.= 10
DIFFICOLTA': Media alta
LUNGHEZZA PERCORSO Mt. 2.050
4.Sentiero Pietra Tara
Inizia dal punto accoglienza, si sviluppa tra il
litorale e le pendici di Monte Gallo. Il sentiero è
caratterizzato da diversi nuclei di arbusti e cespugli, come
l'Euforbia arborescente, la Ruta d'Aleppo e gruppi di
alberi, Pini, Ulivi, Carrubi.
Lungo il sentiero è possibile scorgere
un'antica Calcara, una vasca chiamata Urico, diventata
rifugio di una celata fauna minore e del Rospo Smeraldino.
Giunti alla baia Puntazza, il sentiero prosegue lungo un
viottolo tra le rocce fino a giungere alla Pietra Tara.
TEMPO DI PERCORRENZA
h= 00 min.= 55
DIFFICOLTA1: Bassa
LUNGHEZZA PERCORSO Mt. 1.150
5.Sentiero Costa Sparavento
Inizia dal sentiero Pietra Tara e si sviluppa su una
pista aperta negli anni sessanta, tra una vegetazione
costituita da Leccio, Olivastro, Alaterno, l'aspra e
tenacissima Stracciabrache, l'Asparago spinoso e grossi
nuclei di Ampelodesma. A circa 1190 mi. il sentiero si
biforca in due direzioni: uno arriva in prossimità della
valle Sparavento al punto panoramico, l'altro prosegue verso
il basso e si congiunge in un pianoro con il sentiero n° 5a.
TEMPO DI PERCORRENZA
h= 1,00 min.= 30
DIFFICOLTA': Media bassa
LUNGHEZZA PERCORSO Mt. 1.560
5A.Sentiero del Gabbiano
Il sentiero si sviluppa da una
biforcazione del sentiero Pietra Tara a circa 130 metri
dall'ingresso e si inoltra tra piante di Agave americane,
Pini, Euforbia arborescente, costeggia una grossa cisterna
d'acqua in muratura ed arriva in un pianoro dove è possibile
sostare all'ombra di Pini.
TEMPO DI PERCORRENZA
h= 00 min.= 8
DIFFICOLTA': Bassa
LUNGHEZZA PERCORSO Mt. 240
6.Sentiero dei Cavaddari
Sentiero di notevole importanza storica, si sviluppa tra
il litorale con le sue bizzarre morfologie e il sentiero
principale Pietra Tara da cui inizia, per finire all'area di
sosta Puntazza. Lungo il breve percorso, su alcuni tratti,
sono presenti i resti del basolato che costituiva il
sentiero delimitato da muretti in pietra. Oltre alle palme
nane il sentiero è ricco di una variegata specie di piante
erbacee da calpestio.
TEMPO DI PERCORRENZA
h=00 min.= 10
DIFFICOLTA1: Bassa
LUNGHEZZA PERCORSO Mt. 320
7.Sentiero Marinella-Faro
Si raggiunge da Mondello, superata la piazza principale
e costeggiando l'abitato fino alla piccola traversa a
destra. Il sentiero inizia su una strada privata, sbarrata
da un cancello e prosegue fino al Faro di Capo Gallo,
attualmente in disuso, futura stazione di Biologia Marina.
Il versante è ricco di numerose cavità e grotte di notevole
interesse archeologico e paleontologico.
TEMPO DI PERCORRENZA
h= 1,00 min.= 5
DIFFICOLTA': Bassa
LUNGHEZZA PERCORSO Mt. 2.050