La chiesa di S. Isidoro,
costruita nel 1643, appartenne fin dalle origini
alla Compagnia dei lavoratori fornai che, in
epoca più recente, ne condivide il possesso con la
Confraternita di Maria SS.
Addolorata del Venerdì
Santo, fondata nel 1922/23,
promotrice di una processione famosa nel
quartiere.
Rifatta nelle forme attuali
nel primo decennio del VIII secolo, presenta
all'esterno un semplice
prospetto intonacato,
definito da paraste laterali e
cornicione; l'interno,
restaurato dopo i danni del
terremoto del 1968, è ad
unica navata, con due
altari per lato, ed è ornata
da stucchi settecenteschi;
vi sono conservati alcuni
dipinti di pittori siciliani
dei secoli XVII e XVIII.
L'altare maggiore è
dedicato a Gesù e Maria; il
quadro sull'altare fu
eseguito da Guglielmo
Borremans intorno al 1730.
La chiesa è dedicata a S.
Isidoro, umile contadino
vissuto a Madrid nel
secolo XII e canonizzato
nel 1622 da papa
Gregorio XV.
S. Isidoro è il patrono della
città di Madrid e santo
protettore della Famiglia
Reale di Spagna, il suo
culto si diffuse in Sicilia
negli anni del vice regno
spagnolo.
La processione del Venerdì Santo
La confraternita di Maria
SS. Addolorata è
promotrice di una
suggestiva processione che
si svolge nel pomeriggio
del Venerdì Santo. Vengono rappresentate
scene della passione
interpretate da figuranti in
costume e poi vengono
portate in giro per il
quartiere due storiche
"vare" custodite nella
chiesa: una con il Cristo
morto e l'altra con la
Vergine Addolorata.
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