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Il mercato dei Capo costituisce la parte più alta del popoloso quartiere
Seralcadio, dall'arabo "Hascia al Bacar" (rupe di mare), sviluppatosi durante la dominazione musulmana fuori dall'antico quartiere
del
Cassaro. Qui si era stabilita la schiera degli Schiavoni, mercanti arabi di schiavi. Durante la dominazione normanna vi si rifugiarono i musulmani rimasti a Palermo. Verso il XIII
secolo, in seguito alla costruzione della cinta muraria, il quartiere entrò a far parte della città
e si popolò di artigiani e commercianti, principalmente nella zona alta chiamata "Caput Seralcadi" da cui l'attuale denominazione "Capo". La lunga strada che attraversa il mercato, da Porta Carini fino in Corso Vittorio Emanuele, è ancora oggi un continuo brulicare di bancarelle, botteghe e negozi, con generi alimentari dai mille odori, sapori e colori, nella tipica tradizione dei mercati arabi e
costituisce una delle tante peculiarità di Palermo, città dalla Storia complessa e da sempre con un'anima multiculturale
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PORTA CARINI
Porta Carini è una delle più antiche porte della città e deve il nome al paese di Carini: anticamente la strada che ha inizio dalla porta, attraversava la campagna e conduceva direttamente a Carini. Edificata intorno al 1310 al limite dell'antico quartiere degli
Schiavoni, detto anche Seralcadio, era un semplice varco in pietra, sormontato da un arco a volta, privo di decorazioni. Nel 1779 fu comprata dalle monache della Concezione che la usarono come belvedere e luogo di ricreazione. Nel 1782 fu demolita e riedificata come si vede oggi, senza arco, ornata di pietre d'intaglio, di colonne e di vasi in cima alle piramidi
Il nostro mercato in rima...
Venite, venite nel nostro mercato,
giratelo in lungo, giratelo in tondo,
questo è il mercato più bello del mondo.
Da secoli e secoli
Da Sant'Agostino e da Porta Carini
Arrivano a frotte uomini, donne e bambini
Vengono in tanti e d'ogni età
Per trovare una gran varietà
-Pesce fresco, profumo di mare-
il pescivendolo continua a gridare.
Pere e banane,
fragole, arance e meloni
costano poco e quanto son buoni!
Carne, formaggio e prosciutto
son convenienti
comprate tutto!
Fermatevi un attimo
dallo zio Nenè,
assaggiate panelle e crocché.
Trovate calze e scarpe,
jeans e magliette
al prezzo di uno ne comprate sette.
E se la fortuna volete tentare
alla "riffa" dovete giocare.
Ogni giorno è una festa
mille odori, mille sapori
si mescolano a voci e a tanti colori.
Venite al Capo, nel nostro mercato,
è così come ve l'abbiamo raccontato.
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