Storia e origini
Oggetto per la quale gli sono stati dedicati molti
film, è stato anche il protagonista di situazioni allegre e non.
Ha vinto anche un oscar. Non chiedetemi di chi stiamo parlando, ma
di cosa: il Cioccolato, l’alimento che da più di duemila anni
riesce a guarire depressioni e a ridare carica erotica ad un
rapporto.
LE ORIGINI
L’avventura del cioccolato inizia in America più precisamente
nell’umidità costante del clima messicano. Questo alimento si
ricava da un piccolo albero che produce frutti simili a zucche
contornati da foglie di colore verde scuro: la pianta del cacao.
I primi agricoltori che iniziarono la coltivazione della pianta
del cacao furono i Maya, quindi circa duemila anni prima della
scoperta dell’America.
Dovremo, però, aspettare i conquistatori perché il cioccolato si
diffonda in tutti i continenti. Quando Cristoforo Colombo e più
tardi Hernando Cortez conobbero l'America Latina, il cioccolato
era qualcosa di completamente diverso da quello che oggi noi
apprezziamo.
EFFETTI
Dalla sua scoperta il cioccolato ha esteso la sua fama ed è
diventato quasi una droga per chi lo assaggia, tanto che non si
capisce come prima della sua scoperta se ne potesse fare a meno.
In alcuni casi, il cioccolato induce ad una vera e propria
dipendenza. Esistono difatti individui "cioccodipendenti" che
privi di qualsiasi autocontrollo non riescono a fermarsi davanti
ad una tavoletta di cioccolato o una scatola di cioccolatini
COME SI PRESENTA
Il cioccolato nel tempo ha preso aspetto, profumo e gusto
diversi difatti in commercio possiamo trovarne diversi tipi che
fanno ululare di piacere le nostre papille gustative. Ma quali
sono e come si presentano.
Il fondente, deve essere scuro, molto scuro quasi rosso, e deve
avere un profumo gradevole, vagamente vanigliato ed intensamente
"cacao".
Il Cioccolato al latte, deve avere un colore marrone brillante e
non troppo scuro. Olfattivamente deve predominare la vaniglia
mista al profumo di latte e cacao.
Il cioccolato bianco, deve avere una superficie liscia, di colore
bianco brillante tendente al giallino. Il suo profumo è
"delicatamente dolce" di vaniglia e di latte.
La pianta del cacao
La pianta del cacao, del genere Theobroma (dal Greco “cibo
degli dei”), nasce nell’America tropicale grazie al favorevole
clima caldo-umido messicano, e ad un terreno ricco e assai
profondo.
Si presenta sotto forma di un
albero alto dagli 8 ai 10 m, con rami grigiastri, foglie grandi,
persistenti, alterne, acute, interne.
Sul tronco e sui grossi rami
nascono i piccoli fiori, bianchi o rosei, mentre i frutti, lunghi
15-20 cm e grossi 6-12 cm, sono provvisti ciascuno di 10 solchi
longitudinali e di una buccia dura. Ogni frutto contiene fino a 40
semi disposti in 5 file.
Da un ettaro di semi di cacao si
ricavano circa 300 kg di prodotto commerciabile. Il seme di cacao
contiene circa il 50 % di grasso, detto “burro di cacao”, dallo
0,07 % a 0,36 % di caffeina, dall’1% al 4 % di teobromina,dal 2,6%
al 16% di tannini, il 15% di proteine, il 15% di amidi; inoltre
vitamine del gruppo B e zuccheri.
Il cacao nasce originariamente
nelle foreste dei bacini del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco, ma
era già coltivato nel Messico e nell’America Centrale prima ancora
della scoperta dell’America stessa. Grazie agli insetti la pianta
riuscì ad estendersi oltre i confini del Messico, per arrivare
sino all’attuale Guyana del sud; gli insetti infatti, nutrendosi
del frutto, ne trasportarono con sé i semi che, impiantati nel
terreno, diedero vita ad un nuovo albero di cacao. Più tardi anche
l’uomo si accorse della bontà del frutto ed iniziarono a
diffondersi le piantagioni.
È il caso di dire: evviva
i peccati di gola!
Non priviamo i bambini di questa sofferta golosità per
dare loro magari un altro dolce che contiene più grassi ed ha meno
effetti salutari. Ed anche i grandi, che seguono una dieta
equilibrata, possono cedere qualche volta a quest’antica dolce
tentazione. Tanto più che il cacao contiene degli alcaloidi attivi
a livello del sistema nervoso, come la caffeina e la teobromina,
che hanno un effetto positivo sulla concentrazione mentale e sulla
prontezza psico-fisica agendo a livello cardiocircolatorio e
muscolare. Addirittura, secondo una ricerca condotta dalla Scuola
di Sanità Pubblica dell’Università di Harvard su 7.841 persone
intorno ai 65 anni seguite per 5 anni, il cioccolato allunga la
vita "grazie a una sostanza, il fenolo, che previene l’ossidazione
dei grassi nel sangue e la costrizione delle arterie".
Insomma i moderni scienziati
dell’alimentazione, nella descrizione degli effetti benefici della
cioccolata, si spingono ancora più là del nostro simpatico
Brillat-Savarin che, senza tante parole difficili ma con molto
buon senso e buon umore, si limitava a dire: "Le persone che fanno
uso di cioccolata sono quelle che godono di una salute più
costantemente uguale e che sono meno soggette a una quantità di
malucci che insidiano la felicità della vita".
E allora diamogli retta:
lasciamoci tentare, almeno qualche volta.