L'apertura di una bottiglia di vino è un'operazione delicata, che
bisogna saper realizzare al meglio. Indispensabile dotarsi di un
buon cavatappi, tagliare con cura la capsula al di sotto
dell'anello del collo - senza strapparla - non forare totalmente
il tappo per evitare la caduta di particelle di sughero, pulire se
possibile con un panno l'imboccatura della bottiglia.
Prima di versare il vino, assicurarsi che non abbia il sapore di
tappo, sarà sufficiente annusare il sughero dalla parte bagnata e
verificare il profumo o l'odore che emana. Per completare
l'operazione ad arte, degustare il vino in un bicchiere per
analizzarne la qualità.
Come aprire una bottiglia di spumante
L’apertura di una bottiglia di spumante ha inizio con la rimozione
della capsula. Utilizzando la lama del cavatappi si procederà a
tagliare la capsula sotto il cercine e sotto la gabbietta, e
quindi verrà eliminata. Alcune capsule portano una linguetta che
tirando permette di tagliare la capsula.
Successivamente si allenterà la gabbietta,senza
però toglierla, si afferrerà il collo della bottiglia con la mano
mentre con il pollice si terrà fermo il tappo in modo da contenere
e prevenire improvvise espulsioni. Con l’altra mano si inizierà ad
allentare la gabbietta.
Nel caso in cui la gabbietta dovesse rompersi durante questa
operazione, si può fare uso della pinza da spumante e con l’aiuto
delle tronchesine si procederà alla sua rimozione.
Sempre con la gabbietta liberata, ma non tolta
(permette di far più presa) , si impugnerà la bottiglia, e si
inizierà l’operazione di estrazione del tappo. Con una mano si
terrà ben fermo il tappo, mentre con l’altra mano si procederà a
fare ruotare la base della bottiglia in modo da sbloccare il tappo
e iniziare la sua estrazione.
Durante questa operazione si farà attenzione anche a contrastare
la forza esercitata sul tappo dalla pressione interna e che
potrebbe dare luogo al cosiddetto “botto” che va evitato.
Il “botto”, frequente nell’apertura degli
spumanti, va evitato perché provoca un “effetto pistone” che dà
origine, a causa dell’alta pressione interna alla bottiglia, ad
un’aspirazione nel collo della bottiglia di una parte delle
sostanze volatili, concentrandole nella superficie e quindi nel
vino che si trova nella parte superiore della bottiglia. Questo
inconveniente potrebbe creare un falso “sentore di tappo”, o di
altri odori sgradevoli, nel primo bicchiere servito.
Ad ogni rotazione della base si provvederà anche
a fare uscire una piccola parte del tappo fino alla sua completa
rimozione.
Quando il tappo sarà quasi estratto, la
pressione interna inizierà ad uscire e si udirà un “sibilo”: a
questo punto interrompere la rotazione e attendere che tutta la
pressione esca dalla bottiglia contrastando con la mano la sua
forza in modo da farla uscire lentamente. Al termine di questa
operazione il tappo sarà uscito dalla bottiglia e si troverà nella
mano.
Durante l’apertura della bottiglia di spumante è
assolutamente necessario che la bottiglia sia mantenuta obliqua in
quanto evita eventuali espulsioni del vino, cosa che invece è
frequente quando la bottiglia è aperta in posizione verticale, la
sua temperatura è piuttosto elevata oppure sia stata scossa in
modo violento.
Successivamente si provvederà ad esaminare il
buono stato di conservazione del tappo e, annusandolo, si
procederà alla rilevazione dell’eventuale presenza del “sentore di
tappo”.
Con il tovagliolo si pulirà quindi il collo
della bottiglia e la sua imboccatura. Dopo avere assaggiato lo
spumante ed essersi assicurati dell’assenza di difetti, si può
procedere con la mescita.