I PICCOLI BISONTI. I babbaluci, nome dialettale
siciliano e palermitano in particolare, delle piccole lumache
terrestri di cui la specie più diffusa è “l’Helix o Theba
pisana”, a Palermo gli appartenenti a questa categoria di
molluschi vengono chiamati Babbaluci ...
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Il pesce bastone. I normanni che
giunsero in Sicilia verso l’anno mille, erano gelosi custodi
anche in guerra delle proprie abitudini alimentari, in un certo
senso ci portarono il pesce bastone, sicuri discendenti di quei
vichinghi grandi navigatori, che scorazzavano i mari...
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La
gastronomia di strada. Palermo, adesca
anche i sensi con la sua cucina, traboccante e variopinta con
odori e sapori singolari, costa almeno di tre particolari
aspetti gastronomici: la prima elaborata dai famosi “Monsù”
francesi...
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I
dolci delle Monache. I dolci palermitani hanno un
privilegio, quello di essere nati dalle mani premurose e
laboriose delle monache di clausura, preparati nei monasteri
venivano serviti al pubblico attraverso una apposita ruota
incastrata nel muro e pagati in anticipo per mezzo di una
paletta spinta fuori dalle grate...
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A zafarana, lo zafferano.
Nella cucina palermitana e siciliana in
genere alcune pietanze risultano essere colorate di un giallo-ocra, a
giovare di ciò non è soltanto il gusto che questa colorazione
apporta, ma solitamente a giovarne di più è la vista...
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Buccellato, 'u cucciddatu.
Nel periodo in cui si svolge la novena
natalizia che anticamente comprendeva nove serate dove si riunivano
parenti ed amici, le donne più anziane per allietare il tempo si
apprestavano a preparare diverse pietanze tra cui il dolce natalizio per
antonomasia: il buccellato...
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Il kaki: il frutto color mattone.
La Sicilia, in aggiunta alla coltivazione
degli agrumi che sono ben noti e che interessano un po’ quasi tutto il suo
territorio, ha una capace produzione di alcuni frutti che sono diventati
caratteristici e specifici variegali per alcune zone che le rendono
uniche...
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I fico d'India. Nella commedia in
dialetto siciliano “L’area del Continente”, il protagonista scopre
che la donna che amava era “Carrapipana” (Caropepe-Valguarnera) e non
una continentale e quando gustava i fichi d’india sputava i semi che
contengono questo gustassimo frutto molto apprezzato nel palermitano
e in tutta la Sicilia...
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Il gelato. La tradizione attribuisce alla Sicilia ed
in particolare ai palermitani l’invenzione di uno dei più gustosi ed
apprezzati prodotti dolciari del mondo: il gelato...
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La
testa del Porco. In
questo periodo in alcune pasticcerie della città, fanno bella
mostra di se, nei banconi stracolmi di ogni ghiottoneria, alcune
teste di maiale di grandi e piccoli dimensioni, realizzati con
pasta di mandorle. I vari avventori pensano a un locale
dolce che richiama la festa del carnevale e approfittano per
fare qualche scherzo ad un amico...
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Cassata alla siciliana.
Vero trionfo di gola, che sintetizza un
miscuglio d’arte e fantasia cromatica dei pasticcieri, che hanno trasmesso
in questo dolce pasquale la carrellata influenza araba e barocca...
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Il cannolo siciliano. Da sempre
carnevale è festa di popolo, preceduto da una fase religiosa
penitenziale e purificatoria, essa si ricollega al latino "carnem
levare", divieto di mangiare carne ad iniziare dal primo giorno
di quaresima...
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Il gelo di mellone. l grosso
frutto delle cucurbitacee che i comuni mortali conoscono con il nome
di cocomero e coltivato in gran quantità nelle nostre terre
siciliane, nel periodo estivo dove raggiunge la sua maturazione, per
noi palermitani è rinomato con l’appellativo di “muluna”...
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Il Pane palermitano. Quando si dice di qualcuno che è “un pezzu ri pani” (un pezzo di pane) ci si riferisce ad una persona buona, di sani principi morali e di cuore. A Palermo il paragone col pane è particolarmente azzeccato, perché il pane è veramente gustoso; sarà per la fragranza che emana appena sfornato, sarà l’acqua, la verità è che è veramente
invitante...
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Panelle, Crocché
e la friggitoria palermitana. La storia gastronomica dei
popoli mediterranei è ricca di molte pietanze, inventate o importate dai
popoli occupanti, e poi radicate sui territori. Tra i consumi alimentari primordiali, la leguminosa pianta erbacea
del cece, originaria
dell’oriente, che cresce spontanea in tutto il bacino del Mediterraneo,
occupa un posto di rilievo...
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Il "Gelato di campagna". Nel
periodo in cui si svolge a Palermo il tradizionale Festino, vengono
consumate quintali di “babbaluci” le lumache e, grosse quantità di
meloni “muluna”, ma come dessert a complemento di questo
“scriticchio” mangiata per antonomasia...
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U pisci spata, il pesce spada. Al
mercato troneggia elegante sul banco di marmo del pescivendolo, il
pesce spada, il nobile dei pesci, quarti di lui tagliati a trance,
giacciono tra le teste esposte come trofei, incoronato dalla sua arma
ormai inutile...
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I Chiavi ri San Pietru. Anticamente, presso un rione del
mandamento di Castellammare, abitavano pescatori e pescivendoli
soprannominati SanPietrani, perché devoti di San Pietro e questo bastò a
dare il nome al rione: San Pietro, appunto...
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U pani ca meusa. Un
deschetto, un capannello di persone che fanno ressa nell’attesa del
proprio turno, quelli che lo hanno conquistato, a parte mangiano un
soffice....
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U Sfinciuni. "U Sfinciuni" è
un tipico piatto palermitano, caratteristico del periodo natalizio;
un equivalente siciliano della Pizza Napoletana. Pietanza povera per
la nostra cucina, nasce dalla necessità...
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A' Tunnina. Nel gergo palermitano
la “tunnina” si riferisce alla femmina del tonno, con carni di
maggior pregio rispetto al maschio, Il tonno che arriva nel
Mediterraneo è considerato il migliore...
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I biscotti di Monreale. Chi,
recandosi a Monreale, non ha trascurato di acquistare i famosi
biscotti ad S con i ghironi bianchi di zucchero, invenzione delle
solerti monache benedettine dell'antico monastero di San Castrenze,
sa bene che questi biscotti sono ancora oggi una...
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Le sfince di San Giuseppe.
Generalmente per frittella s’intende una pastella liquida e fritta in
padella con abbondante olio caldo; dal punto di vista organolettico
essa ha una tecnica speciale d’impasto della farina in cui il lievito
fa la sua parte e consentirà alla cottura...
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