Atrofia
cerebrale e sclerosi multipla
Cos'è l'atrofia cerebrale nelle patologie neurologiche
L'atrofia cerebrale è la perdita permanente di tessuto cerebrale
(mielina e assoni) (1,2). L'atrofia può coinvolgere l’intero organo o
essere limitata ad aree specifiche del cervello e può portare
problematiche fisiche e cognitive. Ad esempio, se sono colpite alcune
aree degli emisferi cerebrali (i due lobi del cervello che formano il
cerebrum), si può verificare un deterioramento delle funzioni cognitive
e dei processi volontari (2).
Come viene misurata l'atrofia cerebrale L'atrofia cerebrale
è valutata nei pazienti come perdita di volume cerebrale nel tempo. La
perdita di volume cerebrale viene misurata con la Risonanza Magnetica
per Immagini (RMI), che si avvale di un potente campo magnetico per
produrre immagini dettagliate delle modificazioni patologiche del
cervello, incluse le aree con infiammazione, danno o cicatrizzazione del
tessuto nervoso (3).
In che modo la perdita di volume cerebrale è collegata alla sclerosi
multipla Nei pazienti con sclerosi multipla la perdita di volume
cerebrale è da 3 a 5 volte più rapida che nelle persone sane (4). La
perdita di volume cerebrale, che si riscontra già nelle fasi iniziali e
continua durante il decorso della malattia, è associata nella sclerosi
multipla a perdita di funzioni cognitive e disabilità (5,6). Nella
sclerosi multipla e in altre patologie neurologiche come la malattia di
Alzheimer e il Parkinson, maggiore è la perdita di tessuto cerebrale,
più grave sarà la futura disabilità del paziente (7).
Immagini alla RMI del cervello che mostrano il grado di atrofia
correlato alle fasi della sclerosi multipla in confronto con il cervello
di una persona sana (immagini B e C) (8).
Immagini riprodotte con
l'autorizzazione di Lippincott Williams & Wilkins*
La valutazione della perdita di volume cerebrale è considerata sempre
più importante nel monitoraggio degli effetti dei trattamenti per la
sclerosi multipla. Diversi trial clinici hanno evidenziato come la
perdita di volume cerebrale nella sclerosi multipla sia uno dei più
efficaci indicatori prognostici della progressione della disabilità a
lungo termine (7,9,10); il valore predittivo della perdita di volume
cerebrale in relazione alla progressione futura della disabilità è stato
confermato in una serie di studi. La valutazione dell'atrofia cerebrale
sta anche diventando un outcome secondario standard nei trial clinici
(3,11).
Le terapie disease-modifying (DMTs, disease-modifying therapies)
mirano a modificare il decorso naturale della sclerosi multipla agendo
sulla risposta immunitaria. Sono attualmente disponibili DMTs in grado
di ridurre la frequenza delle recidive, ritardare l'accumulo di
disabilità fisica e ridurre la perdita di volume cerebrale (12). Le
differenze tra i profili di efficacia delle DMTs in relazione alla
perdita di volume cerebrale possono essere spiegate con i differenti
effetti che hanno sul Sistema Nervoso Centrale (13,14).
* L'uso promozionale e commerciale del
materiale in formato cartaceo, digitale o mobile è proibito
senza l'autorizzazione dell'editore Lippincott Williams &
Wilkins. Per maggiori informazioni contattare journalpermissions@lww.com.
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Bibliografia |
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Accesso: settembre 2013. |
3. http://www.nationalmssociety.org/about-multiple-sclerosis/what-we-know-about-ms/diagnosing-ms/magnetic-resonance-imaging-mri/index.aspx.
Accesso: settembre 2013. |
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12. http://www.nationalmssociety.org/about-multiple-sclerosis/what-we-know-about-ms/treatments/index.aspx. |
Accesso: settembre 2013. |
13. Zivadinov R et al. Mechanisms of action
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14. Zivadinov R et al. The place of
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1]:61–74. DOI 10.1007/s00415-008-1009-1. |
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