Finocchietto selvatico... nel sottobosco di pini marini nei pressi del Santuario !

Gli itinerari proposti sono essenzialmente due

Il primo è quello che i devoti palermitani percorrono in pellegrinaggio il 4 settembre per la festa del nome di Santa Rosalia;

Il secondo è soprattutto naturalistico e paesaggistico.

Quello che vi suggeriamo è di effettuarli a piedi, ben equipaggiati e con molto rispetto per l'ambiente e la particolarità di questo luogo sacro.

Itinerario 1 - Pedonale
Da Piazza Generale Cascino alla grotta

Se arrivate in auto parcheggiate nella vicina piazza Generale Cascino antistante l'ingresso principale della Fiera del Mediterraneo o in via Imperatore Federico.
Se arrivate con il Bus AMAT scendete alla fermata antistante l'ingresso alla strada vecchia (linee: 139 dalla Stazione Centrale - 603 da P.le De Gasperi (stadio comunale) - 812 Da P.za Don Sturzo (zona Libertà) - 837 Da P.za Politeama (centro città).
Se preferite il Metrò dovete scendere alla Fermata Stadio e percorrere circa 500 m. per raggiungere l'ingresso alla strada vecchia (Foto 1) evidenziato dalla targa apposta in una delle due colonne in pietra che delimitano l'ingresso a mo' di porta (Foto 2).

Portate con voi una bottiglia d'acqua ed equipaggiatevi con un paio di scarpe comode, meglio se da trekking, ed una scorta di fazzolettini imbevuti che possono servirci per tergere il sudore. D'inverno meglio equipaggiarsi con indumenti antipioggia !

Un lungo viale ciottolato di circa 600 metri ci porta alle falde del monte e da lì inizia la tortuosa strada che porta fino al santuario (Foto 3)

Qui la strada si inerpica tra le rocce ed arriva ad una pendenza del 30 %.
Poco dopo possiamo sostare davanti ad una edicola dedicata a Santa Rosalia posta alla fine di un tornante molto ripido (Foto 4).

Ciò che colpisce è la cascata di gelsomini che profuma e dona all'ambiente un senso di serenità e tranquillità quasi irreali se si pensa che siamo a pochi metri dalla città.

Salendo ancora si attraversa più volte la strada asfaltata ma arrivati a circa 2 Km di cammino ci si inoltra all'interno della riserva attraversando pascoli e pinete intervallati da piante di fico d'india: un paesaggio di eccezionale valore naturalistico (Foto 5,6)

Una lastra marmorea in cima ad una colonna in pietra viva ci avverte di ciò (Foto 7).

Ancora un chilometro tra cipressi, fico d'india e finocchio selvatico (Foto 8), che dona un senso di freschezza all'ambiente, e ci accompagna senza far sentire la fatica che intanto si accumula a livello di gambe e schiena sempre sollecitata per recuperare il dislivello della strada.

Lasciandoci alle spalle un ultimo lungo rettilineo ciottolato (Foto 9) arriviamo in cima ad un dosso. A destra vi è una stradella che porta ai ripetitori TV e Radio, proseguendo diritto un breve pendio abbastanza accidentato ci immette sulla piazzola di ingresso al Santuario termine anche della strada asfaltata che abbiamo nel nostro cammino incrociato più volte.

Da qui al santuario ci separa una scalinata quanto ripida tanto caratteristica meglio descritta nella pagina dedicata al Santuario.

Itinerario 2 - Pedonale
Dalla grotta al piazzale panoramico

Lasciato il santuario,sulla destra, seguendo la strada asfaltata, ci si trova davanti un bivio. Per raggiungere il piazzale panoramico dobbiamo percorrere la strada a destra in salita, una salita poco ripida completamente transitabile anche dalle auto.
Se vogliamo possiamo addentrarci nel bosco di pino e tentare di trovare qualche fungo di ferla, giusto per farci una zuppa !
Proseguendo per la stessa strada possiamo imbatterci in qualche pascolo (Foto 10)  oppure in un volo di rapaci.

Un curvone a destra ci fa capire che siamo vicini alla spianata ed una veduta immensa ci appare dinanzi a noi. Di fronte scorgiamo il versante sud con a picco la scogliera dell'Addaura. Proseguendo a destra il versante Nord con l'eccezionale veduta di parte dei monti siciliani (quando l'aria è tersa  si scorge anche l'Etna: incredibile ma vero!).
Purtroppo quando abbiamo realizzato questo servizio la giornata non era delle migliori (Foto 11).

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