La Cripta dei " Cocchieri " della Chiesa
della Madonna dell’Itria alla Kalsa
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CONFRATERNITA DELLA MADONNA DELL'ITRIA DETTA "DEI COCCHIERI"
Stemma confraternita
dei Cocchieri
La
via Alloro, sfigurata dalle bombe dell’ultima guerra, è una delle strade più
prestigiose della Palermo antica nel centro della Kalsa prende il nome dalla presenza di un secolare albero
di alloro sito nel cortile del palazzo Bellacera S. Gabriele, abbattuto nel
1704.
Via Alloro verso il mare
Via Alloro
Verso via Roma
Giardino
dell’Alloro
Giardino
dell’Alloro
In una rientranza si mostra con tutta la sua semplice eleganza, la Chiesa
della Madonna dell’Itria fondata dalla maestranza dei Cocchieri che si
tassarono con 12 onze ciascuno e con l’aiuto dei loro padroni nel 1596
fecero erigere il piccolo tempio dedicandolo alla Madonna dell’Itria.
La Chiesa della
Madonna
dell’Itria
La presunta data di completamento della chiesa
La
facciata, è molto semplice, sul portale al centro, è incisa una data
"Febrary 1611". L’antico campanile in tufo regolare a vista, è l’unica
testimonianza originale.
La Chiesa della
Madonna
dell’Itria
Edicola campanaria
a
due soggette
L’interno è ad unica navata e misura m.14,45 x m.7,43 con abside rivolto al
nord,
nelle pareti laterali trovasi due altari sormontati da due tele ad olio
raffiguranti la Vergine Odigitria e il Cristo risorto.
Planimetria della chiesa
Si accede alla cripta per mezzo di una scala ricavata nel pavimento della
chiesa e da questa alla stanza adibita a colatoio, dandole una
configurazione a tre livelli.
Sagrato della chiesa
sovrastante la cripta Da notare che la stanza adibita a colatoi è ancora interrata e parzialmente
svuotata la foto che segue mostra quanto detto.
Scala interna d’accesso
alla cripta
Terzo livello:
i
Colatoi
La
cripta, a forma rettangolare, di circa 150mq, con tanto di loculi e altari,
si estende sotto la chiesa, il sovrastante sagrato e parte della strada; ha
mantenuto integro l’aspetto originario in quanto questo ambiente fu
utilizzato come luogo di culto prima dalla confraternita dei Carrettieri e
dopo il 1590 da quella dei Cocchieri.
Loculi a mensola
La cripta divisa dal corpo scala
Con l’annessione della confraternita di Gesù e Maria avvenuta circa nel
1729, con lo scopo di dare sepoltura ai propri confrati, si è trasformato il
luogo dandone la funzione funeraria e si è affrescato l’intero ambiente con
pitture raffiguranti le anime purganti che attraverso l’intercessione dei
santi acquisivano la salvezza.
Affreschi parietali
Affreschi parietali
La testimonianza della ricchezza delle pitture trovasi nell’altare maggiore,
nonostante l’alto degrado si denota la ricchezza delle decorazioni e nella
nicchia in basso nell’altare è possibile vedere un paesaggio su uno sfondo
montuoso e sole splendente.
Resti dell’altare
Resti dell’altare
Si sono conservati meglio, poiché di epoca più tarda, gli affreschi della
volta in quanto realizzati nel 1729 dalla confraternita di Gesù e Maria.
Affreschi della volta
Affreschi della volta
Sicuramente dopo ulteriori interventi di recupero e restauro di tutto
l’ambiente sarà possibile dare una chiara e più precisa datazione di questi
stupendi affreschi della pittura palermitana.
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