E’ tornata alla luce, dopo secoli di degrado la cripta del seicento della
cappella Lanza, nella chiesa di Santa Cita di fronte al Conservatorio di
Palermo.
Scalinata cripta
Nonostante la dimenticanza e la guerra, è arrivata fino a noi, e oggi, tutti
abbiamo l’opportunità di scoprire le bellezze che si trovano in essa e nella
chiesa soprastante.
Appartenente alla nobile famiglia dei Lanza sin dal 1614 è dedicata alla S.S.
Vergine della Pietà, infatti ivi si trova una scultura marmorea raffigurante la
Vergine che tiene in seno suo figlio Gesù deposto dalla croce, poggiata
sull’altare dentro una nicchia ornata di marmi tra due colonne tortili di arte
barocca.
Altare
Stemma della Famiglia Lanza
La Pietà
Si dice che era una statua miracolosa per i molti miracoli fatti, e ciò si
denota dal fatto che nella chiesa vi sono tabelle votive, per tale ragione si
raccoglievano molte offerte che servivano per abbellire la chiesa. Fu con queste
offerte che venne completata la decorazione a marmi mischi della cripta dei
Lanza.
Paliotto
Al centro del paliotto dell’altare vi sono le figure di due angeli di cui uno
regge la mitra e le chiavi che aprono all’uomo le porte del Paradiso.
I marmi mischi che ornano tutta la cripta recano immagini della luna e del sole,
un veliero dalle vele spiegate al vento, una fontana e un solo putto
sopravvissuto di due, mossi drappi floreali policromi e vasi ricolmi di fiori
diversi.
Ogni figura, ogni particolare ha un suo significato simbolico e teologico che va
approfondito, pertanto invitiamo il lettore a venire direttamente a scoprire ed
ad ammirare con i propri occhi questo piccolo gioiello restituito sapientemente
alla sua funzione originaria.
Cappella laterale