Non sono stati identificati i locali adibiti a "colatoi" , d’altronde la Chiesa
ha subito diverse ristrutturazione, per cui molto probabilmente i locali in
questione sono stati trasformati per altri usi.
Oggi i cadaveri non si trovano più nella loro collocazione originaria perché
sono stati riposti in ossari comuni, e qui che sin dal 1714 vennero sepolti i
corpi dei Confrati dell’Unione dei Miseremini e come si rileva dal libro dei
morti della congregazione, in questa cripta vennero inumati Vito D’Anna e
Giacomo Serpotta
Libro dei morti: estratti di morte...
La cripta, da come si può notare dalle fotografie, è in ottimo stato di
conservazione, e fino a qualche anno fa veniva allestito un prestigioso presepe
animato, oggi basterebbe poco per ridarle il suo stato originario.
Il visitatore che entra per caso nella chiesa riceve una impressione suggestiva
nel vedere un gioiello di arte sacra, una visione improvvisa, inaspettata in una
quasi penombra, di colonne, di agili archi, di pilastri incrostati di marmi
eccellenti, di ornati, di stucchi preziosi, di pregevole pitture, di affreschi
stupendi.
Il tempio di S. Matteo non è soltanto un’opera d’arte ma un insieme di
valori di sentimenti di vicende storiche, perché uomini di ogni classe e
condizione con le proprie sostanze lo edificarono e lo resero prezioso. Esso è
degno di essere conosciuto ed apprezzato da quanti sono amatori del nostro
passato.