
Foto Oliveri
Festa di San Giuseppe
(18-19 marzo)
Caratteristiche sono le "vampate" (falò) che
vengono preparate alla vigilia in ogni piazza e angolo del
paese dai ragazzi. I falò vengono accesi la sera, al
passaggio della processione de "Bammineddu" di San
Giuseppe, accompagnato dalle luminarie e dalla banda locale
che intona marce militari. Dopo la processione la gente
festeggia attorno ai falò con vino, salsiccia e carciofi
alla brace. Tradizionali sono le "tavolate" che
alcune famiglie allestiscono nelle proprie case per
sciogliere un voto. La tavola viene imbandita con gustose
pietanze, adornata con il caratteristico pane
"lavorato" che simbolicamente rappresenta i
personaggi della Sacra Famiglia; non mancano i germogli di
grano, le fritture di ortaggi e verdure, le pietanze locali,
frutta e i dolci caratteristici. Nel pomeriggio del 19 marzo
ha luogo la solenne processione del simulacro di San
Giuseppe col Bambino.
La Settimana Santa
La Settimana Santa inizia con la Domenica delle Palme o
di Passione. Il Giovedì Santo, nella Chiesa Madre vengono
rievocate da dodici confrati del SS. Sacramento l'ultima
cena e la lavanda dei piedi. Successivamente vengono
"legate" le campane che torneranno a suonare solo
la domenica di Pasqua. Alle ore 23.00 circa, dopo le
"Sette Prediche", si porta l'Addolorata in
processione per alcune strade del paese a simboleggiare la
sua ricerca del Figlio.
Il venerdì, alle quattro
di mattina, la statua di Gesù flagellato viene posta a
terra davanti all'altare maggiore per il bacio dei fedeli (a
paci du Signuri). Alle ore 9.00 la statua della Vergine
Addolorata, posta sul fercolo, viene portata in processione
lungo le vie principali del paese. Nel tardo pomeriggio,
intorno alle 18.00, viene rievocata la crocifissione di Gesù
sul Monte Calvario, con sentita partecipazione e commozione
del popolo. Successivamente, la statua di San Giovanni viene
portata dai confrati di San Giuseppe, con veloce andatura,
incontro a quella dell'Addolorata, ed entrambi i simulacri
vengono condotti al Calvario.
Nella tarda serata il
Cristo viene deposto dalla croce e adagiato nell'urna e con
gli altri simulacri viene portato in processione. La sera
del Sabato Santo, dopo la benedizione del fuoco e
dell'acqua, si celebra nella Chiesa Madre la messa di
Resurrezione e le campane suonano a festa. La domenica di
Pasqua, nel primo pomeriggio si celebra l'incontro fra
Cristo Risorto e la Madonna.
Festa del Corpus Domini
Durante questa ricorrenza, che si svolge nel mese di
giugno, le donne addobbano meravigliosi altari usando
tappeti, coperte finemente lavorate e cospargendo l'intera
area con profumatissimi petali di fiori. In questa occasione
l'Eucarestia, custodita in un settecentesco ostensorio,
viene portata in processione per le vie del paese sotto un
baldacchino, visitando e benedicendo tutti gli altari
votivi.
Festa del Crocifisso
(12-13 agosto)
È la più importante e la più antica. Negli ultimi
anni è stata inserita dall'amministrazione comunale
nell'ambito delle manifestazione dell'Estate Roccapalumbese.
Il giorno 13 agosto si porta in processione il simulacro del
SS. Crocifisso dentro un artistico baldacchino ligneo
risalente al 1758. In serata hanno luogo in piazza
spettacoli musicali; concludono la festa spettacolari giochi
pirotecnici.
Estate Roccapalumbese
L'estate a Roccapalumba si tinge di colori, grazie alle
tante ricorrenze religiose e manifestazioni socio-culturali.
Inizia così
l'"Estate Roccapalumbese", in seno alla quale sono
ospitate manifestazioni ora religiose, ora culturali o di
puro divertimento.
Da ricordare, fra tante
altre ricorrenze, sono:
- la rassegna del teatro dialettale che raccoglie
le migliori compagnie teatrali proponendo un vasto
repertorio di commedie popolari;
- la mostra dell'artigianato locale;
- la sagra della ricotta, manifestazione ricca di
folklore in cui si ha la possibilità di degustare oltre
alla ricotta, tutti i prodotti caseari locali;
- la fiera del bestiame.
La
tradizione in cucina

Roccapalumba vanta una
tradizione gastronomica che attraverso una cucina semplice
consente di conoscere e apprezzare i sapori freschi e
genuini della tavola roccapalumbese.
Ecco di seguito alcune
delle specialità:
Pasta finocchi e muddica - Bucatini di casa ("busiati")
conditi con finocchietti di montagna, mollica di pane
tostata, salsa di pomodoro, olio e cipolla.
Pasta e frìttedda - Ditalini maneggiati con fave verdi
tenere, ricotta, olio, cipolla e pepe.
Pasta cu vrocculu affucatu - Ditali conditi con cavolfiore,
cipolla, pomodoro, pinoli, uvetta e pecorino.
Pasta cu i tinnirumi - Bucatini in minestra di pomodoro,
"tenerumi" (foglie di zucca), patate, aglio e
ricotta salata.
Agnieddu o sucu - Agnellino da latte cotto con estratto di
pomodoro, cipolla, capperi, patate, alloro e cipolla.
Ficatu a l'aghirueduci - Fegato in agrodolce con cipolla,
patate, olio, aceto e zucchero.
Pipirunata - Ottimo contorno a base di peperoni, melanzane,
patate e cipolla.
Cacocciuli a viddanedda - Carciofi in umido con aglio,
prezzemolo e pepe.
Cacocciuli ammuddicati - Carciofi, menta, mollica, pecorino,
prezzemolo, aglio e olio in tegame.
Mulinciani abbuttunati - Melanzane ripiene con un trito a
base di erbette, aglio, pecorino e cotte nel sugo.
Brusciuluni - Cotenne di maiale, uova, estratto di pomodoro,
mollica, prezzemolo, aglio, olio e pepe.
Purpietti di ricotta - Polpette preparate con ricotta
fresca, uova, olio, pepe e prezzemolo.
Carduna e vrocculi ca pastetta - Cardi e cavolfiore passati
in una pastella a base di farina e lievito e fritti in olio
bollente.
Vavaluci o sucu - Lumache condite con salsa di pomodoro,
aglio, olio e peperoncino.
Pumadoru siccu chino - Pomodoro essicato ripieno di capperi,
pangrattato, olio, acciughe, pepe e basilico.
Fruoscia di asparagi - Frittata con asparagi selvatici.
Stigghiuoli - Interiora di agnellino da latte aromatizzate
con porri e prezzemolo.
Cudduruni - Sorta di pizza condita con pomodoro, pecorino,
cipolla, acciughe e origano.
Sardi a beccaficu - Filetti di sarde, conditi con
pangrattato, prezzemolo, aglio, olio e peperoncino.
Purpetti di pani - Polpette a base di ollica, latte,
pecorino, uova pepe e menta.
Se venite a Roccapalumba
non dimenticate di assaggiare i dolci tipici come i cannoli
con la ricotta, i dolci di mandorla ("passavolanti"),
"cubbaita", "vucciddati", "sfinci",
"pignulata", "muffuletti", "panuzza
di cena", "picureddi di pasta riali",
"taralli e tatù", il gelato di campagna con
mandorle tostate e tante altre leccornie.