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Monumenti
Albergo delle Povere

Dove si trova
Corso Calatafimi

Orari di visita
Solo in occasione di mostre, eventi o convegni

Info
Oggi sede di mostre

Da vedere nelle vicinanze
Educandato Carolino " Maria Adelaide"
Fontana dei Draghi, LA CUBA, Necropoli Punica

(foto ©PalermoWeb)

Fondato nel 1733 con lo scopo di accogliere i poveri inabili, storpi e le giovani vagabonde ed orfane.

Progettato dall'architetto Orazio Furetto, i lavori iniziarono nel 1746 e solo nel 1772 la struttura fu inaugurata, anche se non del tutto completa.

Nell'atrio interno è visibile la Chiesa a pianta rettangolare, sempre di fine settecento.

Durante il periodo di Natale, da anni, viene allestito da un artigiano locale, in un ala del palazzo, al piano ammezzato, un presepe animato molto suggestivo.

Se passate da lì non perdetelo !


Sotto il regno di Carlo III di Borbone fu iniziata la costruzione di questo edificio, destinato ad accogliere i poveri di Palermo.

Era L'anno 1746, il 23 di aprile, quando fu posta la prima pietra dell'edificio, sullo stradone di Mezzo Monreale, oggi Corso Calatafimi.

Le opere di costruzione procedettero molto lentamente e l'albergo fu quasi completato soltanto nel 1772, quando fu inaugurato l'8 agosto con una festa che tutti i mezzi di informazione di quell'epoca riportarono con dovizia di particolari. In occasione dell'inaugurazione tutti i nobili, il clero, le autorità, in processione accompagnarono nell'edificio, un gruppo di derelitti, poveri, anziani, donne e bambini per dimostrare la grande generosità del Re e dei nobili.

Era Re delle due Sicilie Ferdinando III di Borbone, che continuò a sovvenzionare l'opera iniziata dal padre Carlo III. l'edificio fu progettato dall'architetto Furetto, ma poi fu completato dagli architetti Venanzio Marvuglia e Nicolo Di Puglia.

Nel progetto iniziale l'edificio rispecchiava lo stile architettonico del tardo Barocco, ma dato che i lavori si protrassero per molti anni, lo stile Barocco subì l'influenza dello stile Neoclassico che, nel frattempo, era arrivato a Palermo, Anche la Chiesa, posta al centro dell'edificio, che doveva essere a pianto ottagonale, fu trasformata in pianta rettangolare e risentì, sia all'esterno che all'interno, dello stile Neoclassico che presenta linee più sobrie e ornamenti più semplici. Anche il maestoso prospetto dell'edificio è la sintesi dei due stili che in Sicilia si fusero e si trasformarono, grazie alla fantasia e alla personalità di architetti e maestranze molto vivaci e originali

Nell'edificio furono impiantate fabbriche e laboratori di seta e pasta, che diedero lavino ai giovani ricoverati ridando ad essi quella dignità e quel benessere che solo il lavoro può dare; in particolare l'albergo diventò una fucina di lavoro e di accoglienza per i più diseredati della città, quando fu diretto dal Principe Palagonia che introdusse altre fabbriche, un panificio ed un mulino, trasferì nella sua villa di Malaspina gli uomini, organizzò un gruppo di suore per l'assistenza agli infermi e trasformò l'edificio in un centro vitale di accoglienza e recupero delle donne e dei fanciulli sfortunati della Palermo dei primi dell'800

Da quel momento l'edificio prese il nome di "Albergo delle Povere". Il Principe diede tutti i suoi averi all'ospizio e con il passate del tempo, la Congregazione dell'Opera Pia continuò a mantenere questa Istituzione. Oggi una parte dell'edificio ospita ancora anziane povere amorevolmente assistite dalle Suore della Carità. Un'altra parte è adibita a mostre e saloni di rappresentanza mentre un'altra parte è proprietà della Sovraintendenza ai Beni Culturali. Naturalmente le fabbriche non esistono più e alcune parti dell'edificio e del territorio circostante, che era adibito a giardini ed orti sono state inglobate nell'abitato a causa della speculazione edilizia avvenuta nel dopoguerra, in seguito alla ristrutturazione dell'edificio stesso gravemente danneggiato nel 1943 a seguito di un bombardamento.

Dal punto di vista architettonico sono interessanti i cortili adiacenti la Chiesa ed il meraviglioso prospetto che richiama molto lo stile Neoclassico, sia nell'uso delle colonne sia nei portici, mentre l'interno della Chiesa e le decorazioni del prospetto e della facciata della Chiesa, richiamano la bellezza festosa del Barocco Siciliano

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