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Dedicata a S. Stanislao, l'interno è ad unica navata e conserva stucchi, affreschi, marmi settecenteschi. Del fine seicento era annessa al sontuoso Noviziato dei padri Gesuiti che fu distrutto nei moti del 1848. Conserva una statua del Santo a cui è dedicata, Stanislao; la statua di marmo presenta il corpo del Santo giacente. La chiesa è intitolata alla Madonna del Lume in quanto è presente il simulacro di Maria SS. del Lume, realizzato prendendo spunto da un piccolo quadro ovale. Palermo, in una chiesa del centro storico di Palermo, dedicata a S. Stanislao Kostka, nel popolare quartiere del Capo, migliaia di fedeli venerano un'immagine miracolosa della Madonna, dipinta da pittore ignoto su una tela ovale esposta al culto. Totò Trovatore, un tredicenne palermitano studente di scuola media, appassionato d'arte, di disegno e di piccolo antiquariato, ha finalmente scovato una piccola traccia che potrebbe svelare il mistero dei pittore ignoto che ha realizzato la tela. Casualmente, Totò ha rintracciato, sulle bancarelle del mercatino delle Pulci al Papireto, il diario di un pittore sconosciuto, probabilmente vissuto nel Settecento: dalle pagine consunte e ingiallite del diario, Totò ha appreso che il pittore è deluso e disperato perché la devozione alla Madonna della sua tela, "dipinta quasi divinamente" grazie alie visioni di veggente, devozione diffusa dal gesuita Giovanni Antonio Genovesi (in alcuni documenti compare come Genovese), nel libro intitolato "La devozione di Maria SS. Del Lume" nel 173 3, è stata accusata di eresia, il libro è stato posto all'Indice dei libri proibiti e persino le apparizioni sono state contestate. Il diario contiene un'esplicita
richiesta del pittore che vorrebbe essere conosciuto e rivalutato. Dopo aver ristretto le indagini alla sua città, Totò ha visitato II quadro della Madonna SS del Lume di pittore ignoto le Madonne del Lume ai Cassari, in C.so Calatafimi e in via S. Cristoforo, ma di cestini pieni ai cuori, nemmeno l'ombra. Finalmente, Totò ha scoperto che la chiesa di S. Stanislao Kostka ospita il simulacro di Maria SS. del Lume, realizzato prendendo spunto da un piccolo quadro ovale: è il quadro cui facevano riferimento il pittore del sogno e le pagine del diario. Nonostante le fatiche e le ricerche effettuate da Totò che ha inoltre scovato nella Biblioteca Comunale II documento intitolato: "Lettera in risposta al signor N.N. in cui dalla Sagra Scrittura, da' Concili Ecumenici e dai santissimi Padri viene manifestata la vera origine e l'antichità del Titolo Madre del Lume dovuto alla Santissime Vergine e l'obbligo rigoroso che abbiamo di invocarla Palermo 1738", il mistero non è ancora stato svelato benché rimangono ignoti i dati biografici del pittore. |
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