Il chiostro a pianta quadrata (m
47 x 47) è addossato al lato meridionale del duomo. Gli
archi ogivali sono poggiati su colonne binate e si aprono
sul giardino del convento. Vi è una perfetta corrispondenza
fra i quattro lati, ciascuno con 26 archi in sequenza.
L'equilibrio dello spazio viene ribadito e impreziosito dal chiostrino della fontana,
anch'esso quadrato, che
sporge verso l'interno del chiostro nell'angolo
Sud-Occidentale.
La ritmica semplicità della
struttura, con le colonne portanti di eguale forma e
dimensione, viene animata ed arricchita dall'alternarsi
delle colonne binate lisce ed intarsiate con, agli angoli,
gruppi di quattro colonne a rilievo, e dallo splendore dei
capitelli e degli abachi. La fontana, interamente rivestita
di marmo chiaro, presenta una vasca rotonda da cui si
innalza una colonna a forma di palma, sormontata da una
sfera di marmo con figure in piedi, teste, foglie a rilievo.
L'acqua fuoriesce in sottili
getti da bocche umane e leonine. Le basi delle colonne
del chiostro raffigurano un'ampissima varietà di motivi:
foglie stilizzate, rosette, zampe di leone, teste di fiere,
gruppi di uomini e animali, rane e lucertole. La loro
esecuzione presenta grandi differenze qualitative e un
grande divario con quella dei capitelli, tanto da far
supporre che sia stata affidata ad artigiani subordinati. La
collocazione dei capitelli più elaborati e ricchi di
contenuto didascalico fu probabilmente decisa in funzione
dei principali ingressi (vita communis dei monaci,
dormitorio, refettorio) e luoghi di passaggio.
Posto tra il refettorio e la
fontana è il doppio capitello della Dedica (19° lato
Ovest). Mostra, su una delle facce, re Guglielmo II che
offre il Duomo al Bambin Gesù seduto in braccio alla
Madonna. L'esecuzione finissima, la grande accuratezza del
dettaglio, il realismo e la tecnica fanno pensare agli
scultori della Francia meridionale impegnati nella
decorazione delle grandi chiese del XII sec. Si segnalano
inoltre, procedendo da Ovest il 5° capitello lato Sud, detto
del dio Mitra, che riproduce motivi propri dell'età
classica: il dio persiano del Sole, Mitra, che cavalca un
toro e lo colpisce al collo con un coltello, e un fanciullo
che cavalca un ippocampo, un fanciullo che cavalca una
sirena; il 23° capitello, lato Sud che riproduce il motivo
dell'acrobata, che si ritrova anche nel chiostro di Cefalù;
il 7° capitello, lato Est con Adamo ed Eva, la cacciata dal
Paradiso terreste, il Sacrificio di Isacco.
I capitelli dei
gruppi di quattro colonne d'angolo sono particolarmente
curati: quelli dell'angolo Nord-Ovest presentano motivi
vegetali ed uccelli rapaci; quelli dell'angolo Sud-Ovest
trovano raffigurate la Missione degli Apostoli, la Fuga in
Egitto e la presentazione al Tempio; quelli dell'angolo
Sud-Est presentano maestose figure isolate: la Chiesa e la
Sinagoga, Costantio ed Elena ai lati della Croce, figure
maschili e Profeti; quelli dell'angolo Nord-Est,
particolarmente belli, raffigurano l'Arcangelo Gabriele che
annunzia la nascita di Gesù alla Vergine, il gruppo della
Visitazione, Maria ed Elisabetta, il gruppo di S. Giuseppe,
che riceve l'annunzio dell'Angelo, l'annunzio ai pastori e
l'Adorazione dei Re Magi con il corteo a cavallo. Molti
dei motivi scultorei dei capitelli propongono richiami a
quelli del santuario e allo stesso ciclo musivo.
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