Se è una bella giornata e avete deciso di godere della brezza del mare, se siete incontentabili e desiderate una meta che oltre al mare contempli anche il verde dei giardini - non avete che da seguirmi.
Abbiamo già incontrato in un'altro precedente itinerario alcuni luoghi qui
riproposti, ma in questo caso non approfondiamo troppo sul dettaglio e
passeggiamo con molta rilassatezza guardandoci attorno, sopra e... sotto !
Si parte dalla fine (diamo per scontato che proveniate dalla parte alta) del
Cassaro cioè il Corso Vittorio Emanuele.
Davanti a voi si staglia la porta che separava l'arteria
principale della città dal mare: la
porta Felice.
Cominciata nel 1582 e in seguito lasciata in asso per un
bel pezzo, risulta terminata nel 1637. Il nome le fu dato dalla consorte del
Viceré del momento Marcantonio Colonna. Un occhio allenato può distinguere la differenza di stili tra il primo e il secondo ordine, dovuta alla lentezza della costruzione (confermata varie targhe) e alla "mano" dei diversi architetti che vi lavorarono. Oltrepassata la porta vi esortiamo a prestare attenzione alla velocità delle macchine (per prima cosa, la pelle) e subito dopo, allo spettacolo che si offre davanti a noi.
Il
Foro Italico rimase per secoli meta preferita per le passeggiate cittadine e sede appropriata per feste e divertimenti. Fino a
pochi anni addietro, la zona era rovinosamente compromessa da bancarelle e carrozzoni da lunapark che la sfiguravano.
Oggi grazie ad un progetto della sindacatura Orlando
e definita negli anni a seguire è un luogo ove potere
trascorrere ore in relax sul prato o vicino il mare.
Seguendo il perimetro delle mura ammiriamo la "lotta per la sopravvivenza", di palazzi e casini antichi, soffocati da varie altre costruzioni. Spostato di qualche metro è il
Tempietto della Musica di metà '800 in puro stile
Neoclassico. Proseguendo incontriamo la porta Dei Greci aperta nel 1553 e con portale del 1581 attraversando la quale si accede al quartiere della
Kalsa. Marciamo fino all'incrocio con la via
Lincoln e la imbocchiamo.
Quasi al principio è l'accesso a
Villa Giulia, battezzata con il nome della moglie del viceré
Marcantonio Colonna di Stigliano e sorta nel 1778 su progetto di
Nicolò Palma. L'ingresso monumentale attualmente chiuso si affaccia sul lato del mare. La villa a pianta quadrata è un tipico esempio di giardino all'italiana con schema geometrico, viali e siepi ordinate. Nello spiazzo centrale è una vasca con putto reggente dodici orologi a sole, tutto
intorno sono esedre pompeiane ottocentesche.
Annesso alla villa è l'Orto Botanico, fondato nel 1785 dal
viceré
Caracciolo. All'interno è possibile ammirare una gran varietà di piante di diverse specie, bellissimo il viale delle
palme e la sezione delle piante grasse.
Se siete fortunati potete ammirare la fioritura delle ninfee.
Il Ginnasio, edificio centrale di gusto neoclassico è della fine del XVIII
secolo, come del resto anche i due edifici laterali
progettati da Venanzio Marvuglia.