Il mese di maggio, per i palermitani, è considerato il mese del
tonno
per via del poco tempo
favorevole (il tonno in questo periodo "pascola" tra il Tirreno e il
Mar Mediterraneo).
Per la parte religiosa è invece il mese della Madonna (essendo la madonna considerata la madre suprema
si festeggia la festa della mamma) e dell'Ascensione.
In questo mese dei pregiudizi che ci sono stati praticamente non si sposava nessuno...
"a spusa
maiulina un godi la curtina".
L'ascesa al cielo richiama
un antico culto pagano che collega il cielo
e la terra benedicendola con le piogge.
La notte della "sceusa"
così chiamata dal popolino, era detta anche
"la seconda pasqua" e durò fino agli anni 50
del secolo scorso: era credenza popolare che
alla mezzanotte passasse un angelo a
benedire le acque donandole potere
taumaturgico.
L'esposizione di un
recipiente pieno d'acqua con su sparse
foglie di rose, assieme ad un boccale,
anch'esso ricolmo, ed esposto la sera prima
di recarsi a letto era un rito che solevano
fare le nostre nonne in un luogo aperto.
Nella mattina del giorno
seguente l'acqua che era benedetta serviva
per bere e lavarsi il viso: in tal modo si
era benedetti per tutto l'anno.
L'acqua era anche utilizzata per guarire le
malattie più gravi e ribelli ad ogni cura.
Il popolo invece
raggiungeva il mare per un bagno
purificatore e non solo gli uomini, che di
solito riempivano la Marina del Foro
Italico, ma anche gli armenti con il preciso
intento di preservarle e di guarirle di ogni
malattia.