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PANORMUS - LUOGHI

Il Sacrario dei Vescovi

La cattedrale di Palermo, sin dalle sue origini assolveva la duplice funzione di luogo di culto e di santuario funerario per monarchi e i loro parenti e per gli arcivescovi palermitani.

Nella chiesa eretta per volontà da Gualtiero Offamilio (Walter of the Mill) parente stretto di re Guglielmo II e arcivescovo panormita, a loro erano destinate due aeree, all’interno di cappelle separate dal coro, che accoglievano rispettivamente i sepolcri reali e arcivescovili.



Cattedrale di Palermo - Navata centrale

Con l’eliminazione di queste due aree, avvenuta a seguito delle modifiche apportate al tempio per opera di Ferdinando Fuga nel tardo-settecento si badò a trasferire nella prima cappella a destra dell’ingresso laterale (portico meridionale) i sepolcri reali, mentre quelli arcivescovili furono sistemati nella zona retro absidale, in un locale tutto amorfo ad una cattedrale.

Questo luogo, d’origine incerto, è ricavato al di fuori delle absidi della basilica e si estende al di sotto di esse, avendo come unico rapporto il proseguimento dei muri laterali; appare in tal modo un corpo estraneo al progetto originario, impropriamente denominato cripta, poiché con tale termine s’intende un ambiente sotterraneo corrispondente alla parte presbiteriale o alla navata centrale della chiesa.

Denominato Cimitero di tutti i Santi per essere stato, nel periodo cristiano, luogo di culto e di sepoltura d’alcuni martiri e per aver contenuto le reliquie di San Mamiliano arcivescovo e panormita, come si evince da diversi autori, questo luogo è ritenuto da alcuni un residuo della primitiva basilica risalente al VI secolo, secondo altri invece risalirebbe al XII secolo e coevo alla costruzione normanna.

Alcuni passaggi, fanno supporre, che fossero l’ultimo tratto della famosa “via coperta”, la quale permetteva ai reali e ai cardinali di raggiungere indisturbati dai loro palazzi i troni in cattedrale.

Successivamente, rimaneggiato il sito durante i lavori del tardo settecento, fu restaurato dal canonico Alessandro Casano nel 1848, questi diede una migliore disposizione ai vari sepolcri, restaurò le strutture e tompagnò l’antico accesso esterno del lato meridionale, addossando alla parete un altare dedicato a S. Cosma, in sostituzione a quello di S. Clemente non più esistente, è inalterato fino ai nostri giorni.


Cattedrale di Palermo - Statua a Santa Rosalia

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