<Segue Attività che si tramandano di padre in
figlio, continuità, competenza: è questa la formula più classica dei
commercianti palermitani come nel loro negozio presente in via Ruggero
Settimo 29, Longo, offrono alla clientela un’apprezzata
esperienza di orologi con l’assortimento più interessante della città e
gioielli di famose case affermate in campo internazionale. |
Un’altra dinastia palermitana con un
solido impero erano i Spatafora che nel campo delle calzature,
spiccavano in sessanta negozi, dal sud al nord d’Italia, la ditta
inaugurata nel 1796 da un negozio e da una fabbrica di scarpe.
Il loro negozio si trovava in un angolo della piazza Regalmici al piano
terra di palazzo Siciliano dove in precedenza vi era organizzato il
famoso caffè “Trinacria”.
Da alcuni anni le loro insegne si sono spente ed hanno fatto posto ad un
negozio di abbigliamento sportivo per giovani.
L’insegna di marmo con bande verdi,
appiccicata nelle pareti di palazzo Genuardi ci immette nel classico
negozio Barraja che propongono mobili classici e di
antiquariato presenti fin dal 1930, nella strada da sempre i mobili sono
stati una merce presente con la ditta Ducrot dove nel palazzo
Pajno avevano l’esposizione di arredamento liberty e la lavorazione tra
la via Cerda e Rosolino Pilo dove esistevano i stabilimenti.
La dinastia Barraja comprende diversi esercizi commerciali tra
cui un negozio di gioielli “sotto i portici”, iniziò l’attività nel
1958, una caratteristica di questo negozio sono le sue vetrine
girevoli che consentono una doppia esposizione.
Barbisio, un imprenditore
piemontese specializzato nella vendita di cappelli nel 1959 apri bottega
sotto i portici trasferitosi dal prospiciente dove aveva aperto un
negozio di abbigliamento maschile.
L’isola pedonale di via Principe di
Belmonte, vera oasi che attraversa la trafficata via Ruggero
Settimo, è nata nel 1985 dall’accordo di tutti i commercianti di mettere
al bando le auto e ritrovare un po’ di verde tra tigli, palme, siepi di
pittosporo e gerani e, quella tranquillità perduta, magari seduti ad un
tavolino del considerato Spinnato, una insolita ditta di
panettieri che con accattivante raffinatezza hanno creato “trappole” per
catturare i golosoni.
Numerosi i loro punti vendita nelle vie adiacenti, la “S” stilizzata
delle loro insegne svetta con vigorosità, i suoi tre colori simbolici,
il giallo acceso del grano, il rosso della fiamma dei forni, il nero
della fuliggine, dice tradizione e dolcezza.
L’aria si profuma con l’intenso odore del Paradiso dei fiori
che da anni sosta a principio della strada, il signor Marchese vende i
più bei fiori di Palermo.
All’interno di un palazzo patrizio a cui
si accede da un elegante portone, al piano rialzato, si accede da Cucci, dove si possono ammirare, all’interno di un
bazar d’alta classe, le selezioni di tessuti per l’arredamento e i vari
tipi di tappeti d’arte, scelti da due proprietari, padre e figlio
secondo quella continuità delle dinastie commerciali palermitane.
I Fecarotta antichi
antiquari di grande tradizione, nel loro negozio presentano la stupenda
esposizione di argenti inglesi, italiani e francesi del seicento, del
settecento e dell’ottocento. Alle stesse epoche appartengono i mobili italiani: fratini, cassettoni,
credenze, bureau, i quadri di scuola napoletana, romana e veneta e le
maioliche siciliane.
Dal 1934 i “Fecarotta” si occupano di gioielleria di una certa
entità ed occupano il piano terra ed il primo piano del palazzo De
Stefano, mentre la famiglia “Matranga” ubicata nella palazzina
Lanza di Amorosa attiva dal 1896 è presente in via Ruggero Settimo dal
1976.
I Peralta occupano il primo
piano di palazzo Genuardi dal 1943 occupandosi di antiquariato e
gioielli.
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