Mappa Sito

Nuovo Sito clic qui

 

PANORMUS - RITI RELIGIOSI

I RITI DELLA PASSIONE A PARTANNA MONDELLO

<Segue

Apre la sagra religiosa la Domenica delle Palme:  

in piazza nelle ore serali si rappresentano le scene evangeliche che riguardano i successivi giorni della settimana: Lunedì, Martedì, Mercoledì.


Giovedì: l’ultima Cena preparata all’aperto con una apposita scenografia richiamata alla realtà storica di quel periodo.

Venerdì: i simulacri del Cristo Morto e dell’Addolorata vengono portati in processione per le vie della borgata fino a tarda notte; la caratteristica peculiare consiste nel fatto che ad accompagnare l’urna del Cristo sono i giovani incappucciati della confraternita del Gesù Bambino, scortati dalle guardie spagnole con le loro particolari armature, risalenti al periodo della loro dominazione.

L’Addolorata, una scultura di legno alla quale vengono applicati il manto nero e il cuore trafitto d’argento, viene portata in processione dai membri più anziani della confraternita, abbigliati a lutto.

Il dramma esordisce con il processo intentato a Cristo in cui, con una intensa partecipazione degli attori, è esposta la requisitoria contro il Figlio di Dio fatto Uomo il quale, senza difendersi, si prepara al sacrificio finale.

Pilato si affaccia nella scena iniziando il suo interrogatorio, avvicendandosi poi col raffronto tra Gesù e Antipa, che lo rimanda dal Pretorio per il verdetto, poi la flagellazione e infine, con il crescendo tumultuoso del popolo ebraico, il pretorio, lavandosi le mani, sentenzia la condanna a morte per l’innocente,. Quindi si procede al trasferimento dello spettacolo dal palco organizzato all’interno del cortile dell’ex OMPI, alle vie della borgata.

Il contatto diretto tra la gente e i personaggi interpreti del dramma fa sì che la dimostrazione pubblica raggiunga momenti di grande partecipazione emotiva. Le varie stazioni della Via Crucis, le cadute di Gesù innocente e sanguinante dopo la fustigazione, caricato del fardello pesante del legno della croce, il suo incedere sempre più lento e doloroso, gli incontri con il Cireneo, la Veronica, la Maddalena e il più commovente con la Madre, danno una carica di profonda veridicità alla rappresentazione e, nonostante la folla, il silenzio domina sovrano su tutta la scena, ove le parti sono rigorosamente rispettate e riproposte con grande solennità.

Ad un tratto lo scenario si sposta alle falde del monte Gallo in località "Spina Santa", e l’apparato scenico entra proprio nella sua matrice naturale. Il pubblico segue con attenzione l’evolversi delle azioni da uno spazio predisposto per una visione peculiare.

L’affaccendarsi di tutti prepara all’atto conclusivo: la Crocifissione. Gesù, inchiodato alla croce, viene issato e posto tra due ladroni, ai suoi piedi si portano sua Madre, dal cuore straziato, che chiede pietà per il Figlio, l’apostolo Giovanni e altre pie donne, i soldati romani posti lì a guardia si appartano per tirare a sorte le vesti del Redentore, i sacerdoti del Sinedrio assistono compiaciuti alla crocifissione, sullo sfondo di un cielo che si va facendo sempre più buio. Tutto è compiuto.

La rappresentazione si avvia verso il suo epilogo, Gesù deposto viene adagiato sulle braccia della Madre, avvolto nella Sindone e collocato in un Sepolcro guardato a vista dalle milizie mentre, lentamente, tutti vanno via.


Le foto e i testi di questo sito sono protetti da copyright 2002/2022 ©Carlo Di Franco e concessi in esclusiva a ©PalermoWeb.com
E' possibile, su richiesta, ottenere delle copie per usi commerciali: contattaci