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PANORMUS - RITI RELIGIOSI

SANT'ANTONIO DEI PESCATORI

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Annualmente alla data ordinata la confraternita che è presente dal 13 giugno del 1936, fondata per quest’opportunità e costituita inizialmente da pescatori del quartiere (Ricciolino e i Nociari e tanti altri che non usavano il loro vero nome ma “l’inciuria”), si prende l’impegno di organizzare i solenni festeggiamenti al loro Santo patrono.


La congrega che è sorta con lo scopo di diffondere la devozione al Santo, veste l’abitino di colore bruno scuro bordato di bianco segno dell’ordine francescano portato dal Patrono.

Con il passare degli anni si è accresciuta di numero accogliendo tra le sue file anche gente d’ogni ceto sociale, ma sono solo i pescatori portano in processione il fercolo del Santo, prima con l’omaggio floreale accompagnati dalle note marcianti della banda musicale e, dopo il pontificale la processione “ a mare”, trascinato a ruote per un piccolo tratto del quartiere dove conduce al porticciolo per essere imbarcato sopra un grosso peschereccio agghindato a festa in cui prendono posto i portatori e la banda musicale, accompagnato da un folto numero di barche il peschereccio progredisce verso la tonnara di Vergine Maria dove farà una piccola sosta per gli abitanti di quella contrada, raggiunto il porticciolo dell’Acquasanta farà rientro in quello dell’Arenella.

I famigerati colpi di remi sono stati sostituiti con sfarzosi giochi d’artificio, che il passare dei tempi per questioni economici ogni tanto svaniscono.

Ripercorso la strada principale tra il tripudio della gente e dei numerosi devoti il fercolo rientrerà in parrocchia nella sua sistemazione di sempre.

Il giorno successivo nel pomeriggio un secondo favorevole simulacro con tanto di bambinello tra le braccia viene deposto in un avvenente fercolo per essere portato in processione per tutte le vie della borgata.

La festa, che si svolge tra rito e mondanità si consuma precocemente, ma non scorda di rinnovare il tradizionale momento dove tutta la comunità peschereccia organizza la sagra del pesce con una super grigliata per fedeli stanziali e di passaggio.

A sera, il fercolo rientrerà in parrocchia, deposto il simulacro e scomposte le corone di fiori donate dalla comunità dell’Arenella e dai pescatori vengono disfatte e i loro fiori benedetti devoluti ai fedeli per portarli nelle loro famiglie, dove verranno conservati gelosamente atti ad uso taumaturgo.


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