La vaccinazione rappresenta uno degli interventi
più efficaci e sicuri a disposizione della
Sanità Pubblica per la prevenzione primaria
delle malattie infettive. Tale pratica comporta
benefici non solo per effetto diretto sui
soggetti vaccinati, ma anche in modo indiretto,
fornendo protezione anche ai soggetti non
vaccinati (herd immunity).
In Italia, le malattie per le quali sono state
condotte vaccinazioni di massa sono state
pressoché debellate (difterite, poliomielite) o
ricondotte a un’incidenza molto bassa (tetano,
epatite B, meningite da Haemophilus influenzae
tipo B); per altre malattie, tipiche dell’età
pediatrica, si è pervenuti a una veloce e
costante diminuzione dell’incidenza grazie
all’aumento delle coperture vaccinali (pertosse,
morbillo, rosolia, parotite).
Queste vaccinazioni, insieme alla vaccinazione
anti-influenzale per i soggetti considerati a
rischio, sono incluse nei Livelli Essenziali di
Assistenza (LEA) e offerte attivamente e
gratuitamente in tutto il Paese anche se i
livelli di copertura assicurati nelle diverse
realtà geografiche non sono eterogenei e non
tutti gli obiettivi di controllo delle malattie
prevenibili sono stati raggiunti.
La collaborazione tra Società Scientifiche che
si occupano, tra i loro temi più rilevanti, di
vaccinazioni (SItI - Società Italiana di Igiene,
Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e SIP -
Società Italiana di Pediatria) e le più
importanti Federazioni che rappresentano le cure
primarie per il bambino (FIMP - Federazione
Italiana Medici Pediatri) e per l'adulto (FIMMG
- Federazione Italiana Medici di Medicina
Generale) ha portato all'elaborazione condivisa
di una proposta di calendario che, partendo
dalla nascita, arriva alla senescenza con
l'inclusione di tutti i vaccini utili alla
promozione di un ottimale stato di salute.
Il calendario, battezzato Calendario Vaccinale
per la Vita, nato nel 2012 e aggiornato nel
2014, ha rappresentato un'importante novità nel
panorama delle raccomandazioni sulla prevenzione
delle malattie infettive in Italia, in quanto ha
consentito di avviare un utile dibattito tra i
massimi esperti di vaccinazioni del Paese,
rappresentando uno stimolo ad un'offerta
vaccinale sempre più completa, a vantaggio della
salute di tutti, lasciando all'ambito
decisionale centrale e regionale, attraverso i
Piani Vaccinali nazionale e regionali, la
valutazione su tempi, modalità, risorse e
organizzazione atti a dare concreta attuazione a
quanto proposto.
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Note:
*) Nei figli di madri HBsAg positive,
somministrare entro le prime 12-24 ore di vita,
contemporaneamente alle Ig specifiche, la prima
dose di vaccino. Il ciclo va completato con la
2a dose a distanza di 4 settimane dalla prima; a
partire dalla 3a dose, che deve essere
effettuata dal 61° giorno, si segue il
calendario con il vaccino combinato esavalente.
*^ Pur lasciando ai decisori territoriali la
valutazione finale della schedula migliore in
funzione dell’offerta vaccinale locale e delle
sue tempistiche, si ritiene utile suggerire uno
schema di inserimento della vaccinazione
anti-meningococco B.
La
sequenza di vaccinazione raccomandata è la
seguente (i giorni sono ovviamente indicativi e
non cogenti):
• Esavalente + Pneumococco ad inizio 3° mese
di vita (61° giorno di vita)
• Meningococco B dopo 15 giorni (76° giorno)
• Meningococco B dopo 1 mese (106° giorno)
• Esavalente + Pneumo dopo 15 giorni, ad inizio
5° mese di vita (121° giorno)
• Meningococco B dopo 1 mese, ad inizio 6° mese
di vita (151° giorno)
• Esavalente + Pneumococco a 11 mesi compiuti
• Meningococco B al 13° mese
• Meningococco C, sempre dopo il compimento
dell’anno di vita
• Somministrazione di MPR o MPRV in possibile
associazione con meningococco C o meningococco
B, in funzione dei diversi calendari regionali
(vedi schema per possibili combinazioni)
Si sottolinea che in caso di co-somministrazione
di Meningococco B + Vaccino MPR o MPRV dovrà
essere effettuato un attento counselling ai
genitori, spiegando la possibilità del
verificarsi di febbre entro le prime ore dopo la
vaccinazione e anche dopo circa 10 giorni dalla
stessa. La schedula potrebbe essere testata
inizialmente in alcune Regioni pilota.
**) La terza dose va somministrata ad almeno 6
mesi di distanza dalla seconda. La quarta dose,
l’ultima della serie primaria, va somministrata
nel 5°-6° anno. È possibile anche utilizzare dai
4 anni la formulazione tipo adulto (dTpa) a
condizione che siano garantite elevate coperture
vaccinali in età adolescenziale.
***) I successivi richiami vanno eseguiti ogni
10 anni.
**** In riferimento ai focolai epidemici degli
scorsi anni, si ritiene opportuno, oltre al
recupero dei soggetti suscettibili in questa
fascia di età (catch-up) anche una ricerca
attiva dei soggetti non vaccinati (mop-up).
^) Soggetti anamnesticamente negativi per
varicella. Somministrazione di due dosi di
vaccino a distanza di ≥ 1 mese l’una dall’altra.
^^) Bambini che inizino la vaccinazione nel
corso del secondo anno di vita devono eseguire
due dosi; qualora iniziassero nel corso del
terzo anno è sufficiente una dose singola.
L’offerta
di una dose di PCV13 è fortemente raccomandata a
bambini mai vaccinati o che abbiano in
precedenza completato il ciclo di vaccinazione
con PCV7. Nel caso si tratti di bambini in
condizioni di rischio sono raccomandate due
dosi.
§) Dose
singola. La vaccinazione contro il meningococco
C o con vaccino Men ACWY coniugato viene
eseguita per coorte al 13°-15° mese di vita. Per
la seconda coorte a 12-14 anni, si raccomanda
che una dose di vaccino Men ACWY coniugato sia
effettuata sia ai soggetti mai vaccinati in
precedenza, sia ai bambini già immunizzati
nell’infanzia con Men C o Men ACWY. Nei soggetti
a rischio la vaccinazione contro il meningococco
C può iniziare dal terzo mese di vita con tre
dosi complessive, di cui l’ultima, comunque,
dopo il compimento dell’anno di vita.
°) Somministrare due dosi a 0 e 6 mesi (vaccino
bivalente tra 9 e 14 anni; vaccino quadrivalente
tra 9 e 13 anni), tre dosi ai tempi 0, 1, 6
(bivalente) o 0, 2, 6 mesi (quadrivalente) nelle
età successive. Per accelerare la campagna di
prevenzione, è raccomandata una strategia multi
coorte nelle femmine, estensione a una coorte di
adolescenti maschi, e comunque il co-pagamento (social-price)
per le categorie senza offerta gratuita.
°°) Vaccinare con il vaccino stagionale, oltre
ai soggetti a rischio previsti dalla Circolare
Ministeriale, anche i bambini che frequentano
stabilmente gli asili o altre comunità. Si
raccomanda il progressivo abbassamento dell’età
adulta per l’offerta universale fino ai 50 anni.
#) Somministrazione raccomandata per età ad
almeno una coorte di soggetti ≥60 anni e per
rischio.
##) Raccomandato in offerta universale,
co-somministrabile con tutti gli altri vaccini
previsti per i primi mesi di vita.
###) Indicazioni per aree geografiche ad elevata
endemia (2 coorti, 15/18 mesi & 12 anni).
Offerta universale gratuita per bambino (0-14
anni) viaggiatore all’estero.
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