Grazie al Prof. Lunardi, mi è pervenuto
un libretto dalla Liguria: anche lì è venerata
S. Rosalia... scopriamo perché !
Questo libretto non vuole arrivare a
«lettori» puri e semplici ne, tanto meno, a
critici. L'esiguità della mole e la semplicità
della stesura parlano già chiaro dell'intento
che si propone chi l'ha scritto.
Don Giuseppe Ravaschio, che, almeno in
Liguria, potrebbe dirsi un po' il « Parroco di
Santa Rosalia », offre il libretto a tutti i
devoti e ammiratori della Santa palermitana, ma
l'offre in particolare ai suoi parrocchiani. Un
dono del Padre ai figli, per spronarli
all'ammirazione e all'imitazione di una grande
Sorella maggiore; dono del Pastore al gregge per
arricchirlo di un pascolo di buon esempio sulle
vie della perfezione.
Una " vita " di Santa Rosalia nel senso
agiografico completo è molto difficile e, io
credo, pressoché impossibile a scriversi, tanto
è esiguo - seppure interessantissimo - il
materiale storico. In ogni opera scritta sulla
Santa, il maggior numero delle pagine è occupato
dalle vicende delle reliquie e dalle
apparizioni, coincidenti con liberazioni di
città dalla peste e con guarigioni prodigiose. '
Questa difficoltà restava anche per Don
Ravaschio, che ne ha tenuto conto. Egli non ha
preteso e tentato di avventurarsi nel mare della
critica, ne s'è sperso nel facile e pericoloso
giardino della supposisione e della
ricostruzione. Ha detto della Santa il
necessario, col necessario tono e la necessaria
misura.
Gli abitanti di Pegli si son sempre fatti un
vanto della loro devozione a Santa Rosalia -
primo fra tutti il Pegliese Benedetto XV.
Il libretto di Don Ravaschio è una conferma
di tale devozione, e vuoi essere uno stimolo
alla perseveranza e alla sempre nuova freschezza
spirituale nella medesima.
Rosa-lia: « rosae et lilia »; rose e gigli.
Il nome della Santa può essere non sterilmente
simbolico. Le rose: suo amore verso Dio e verso
il prossimo, immagine della sua penitenza
solitaria e misteriosa. I gigli: purezza
perfetta, verginità assoluta della Fanciulla
che, rifiutando nozze e amore umano, si donò
tutta al geloso amore di Cristo.
Leggendo queste pagine ed impegnandoci ad
ascoltarne lo stimolo, non possiamo formulare
per noi augurio più utile e necessario: che
Santa Rosalia svegli e mantenga nel cuore della
nostra società - specialmente della nostra
gioventù - la reazione e la vittoria contro
l'odio dissanguatore e l'impurità
imbestialitrice, con l'Amore che si fortifica
nella purezza, con la purezza che si nutre e si
sublima nell'Amore.
Nazareno Fabbretti
Inizia da:
>E'
nata una Rosa<