Da Piazza Castelnuovo, ove è
presente un ufficio informazioni turistiche all'interno
del Chiosco Ribaudo, dando le spalle al Teatro Politeama, imbocchiamo a sinistra la
Via Ruggero Settimo, arteria dedicata allo shopping ed al passeggio dei cittadini
palermitani.
In questo tratto sono presenti numerosi negozi di abbigliamento, gioiellerie,
articoli per la casa, il tempo libero. Se volete saperne di più su cosa
offre questo tratto di strada vi invito a leggere un
piacevole articolo di Carlo Di Franco su Panormus:
"il Salotto di Palermo".
Non può mancare una delle centinaia di
Chiese palermitane, infatti sulla strada si affaccia la
Chiesa di Santa
Lucia.
Naturalmente la zona abbonda di sportelli bancari e
di "BancoMat"... per non rimanere sforniti nel
più bello !
Se siete in auto... non fate caso
al caos.... scusate il gioco di parole ! E' infatti preferibile parcheggiare l'auto a
Piazzale Ungheria con ingresso dalla Via
Mariano Stabile, in Via Cavour o proprio di fronte il teatro in
Via Sperlinga o dietro in Via Volturno comodi e...
a pagamento.
Da percorrere la
Via Principe di Belmonte solo pedonale per gustare un fresco aperitivo
seduti ai tavolini dei bar ! Una bella traversa di fine '800 che collega
appunto la Via Ruggero Settimo alla Via Roma.
Quasi a metà del
percorso si interseca la
Via Mariano Stabile che, con Via Ruggero Settimo, forma un
ottagono ovvero Piazza Regalmici: è il 1778 quando il
viceré Marcantonio Colonna inaugura questo nuovo asse
viario che fu chiamato Quattro Canti di Campagna per distinguerli dai
Quattro
Canti di Città oggetto dell'
"Teatro del
Sole". In questo slargo sembra essere proiettati, seppur con
la fantasia, in uno dei tanti "ottangoli" del quartiere
Eixample di Barcellona (Spagna).
Poco prima di
Piazza Verdi a destra la Via Magliocco,
elegante arteria solo pedonale e all'altro incrocio
"caotico" la Via Cavour.
Quindi a
destra si scorge l'immenso apparato del
Teatro Massimo, uno
dei più significativi teatri d'Europa, primo per acustica, riaperto al
pubblico nel 1998 dopo venti anni di chiusura per "semplici" restauri !
Non possiamo che dire, come orgogliosi palermitani, un forte
grazie a tutti
coloro che si sono impegnati per il recupero di un bene immenso come appunto il
Teatro
Massimo: primo fra tutti Leoluca Orlando,
già Sindaco di Palermo.