Tra
le arti marziali orientali grande importanza ricopre il Taekwondo.
Questa disciplina ha le sue radici in Corea, paese nel quale essa è
praticata sin da tenera età nelle scuole ed è infatti lo sport
nazionale.
Come spesso accade anche sulle
origini sul taekwondo vi sono diverse teorie e scuole di pensiero;
la teoria più accreditata è quella che fa risalire la disciplina a
circa duemila anni .
Tuttavia alcuni amanti e studiosi hanno tentato
una ricostruzione storica diversa da quella tradizionale che risulta
sicuramente interessante : il taekwondo si sarebbe formato come
disciplina marziale in seguito all’ occupazione giapponese della
Corea che si prolungò dal 1910 sino al 1945, durante quest'arco di
tempo molti coreani furono arruolati tra le fila dell’ ‘esercito
nipponico dove avrebbero appreso il karate .
Secondo questa teoria successivamente i coreani
avrebbero unito le tecniche del karate debitamente modificate con
degli stili coreani autoctoni, tra i quali il tae kyon.
Da queste commistioni nascono diverse scuole , la
più importante delle quali è la Oh do kwan del M° Choi Hong HI dalla
quale nascerà il moderno taekwondo.
Proprio per l’ importanza che questo
"sport"
ricopre non solo in Corea ma anche nel mondo occidentale, dove si
vantano migliaia di praticanti , è stato introdotto come disciplina
dimostrativa alle olimpiadi di Seul sul 1988 ed a Sidney 2000
rientra definitivamente tra le discipline olimpiche a pieno titolo.
Sport altamente spettacolare, presenta una
prevalenza di tecniche di calcio molte delle quali si eseguono in
volo, anche per questo non è però strumento
di autodifesa di particolare efficacia . Scopo sul combattimento in
fase agonistica è colpire l’ avversario con tecniche precise per
ottenere un punteggio, si combatte su un quadrato in tre round da
tre minuti ciascuno con l’ utilizzo di protezioni quali: caschetto,
paradenti, conchiglia, guantoni aperti, parabraccia e la tipica
corazza imbottita rossa-jong o blu-chong.
Su Internet:
http://www.taekwondowtf.it