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PANORMUS - FESTE POPOLARI

Il Carnevale nel Palermitano - GASTRONOMIA

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La Gastronomia del Carnevale

Per ogni grande festa è d’uso, oltre a parteciparvi, di rispettarne le tradizioni.

E della tradizione fanno parte alcuni piatti, tra i quali la salsiccia, arrostita alla brace, imbandita in mille modi e consumata con litri di vino, servito a “cannate” [in questo caso si riferisce ad un boccale in terracotta smaltato, della capacità di circa 1 litro, usato per portare a tavola il vino].

Furono i romani a preparare la prima “salsus” (salato) e “insicia” (tagliuzzata), poi divenuta “sasizza”.

Non può mancare la pasta: lasagne servite con il “capuliato” (tritato di maiale), pomodoro, e ricotta fresca. Le classiche lasagne cacate [lasagne molto larghe, dal bordo ondulato, condite con sughi di arrosto, formaggi e ricotta. Inventate a Palermo durante il dominio aragonese e tramandate con un originale e satirico nome per prendere in giro le più elaborate pietanze dei nobili], per onorare i giorni di magra.

Il dolce per eminenza è il cannolo, al plurale “cannola”. Il suo nome viene da canna, (rubinetto).

Uno scherzo carnevalesco del tempo faceva uscire da un rubinetto, invece dell’acqua, crema di ricotta.


il carnevale a Piana degli Albanesi


VEDI ARTICOLO DEDICATO AL CANNOLO QUI

A questo prelibato dolce ogni anno, a Piana degli Albanesi, è dedicata una sagra che si svolge nel periodo di carnevale, durante la quale vengono offerti dei cannola caratteristici per le loro generose dimensioni (nella foto in alto il pasticcere detentore del primato "il cannolo più grande" entrato nel libro "Guinness dei primati").

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