Gli esami
per la funzionalità
RENALE
Per verificare se il rene
funziona bene o meno gli esami del sangue più utili sono
Creatininemia
Che cosa si misura L’esame misura la concentrazione della creatinina nel
sangue. La creatinina è un prodotto di scarto che deriva
dal muscolo e viene riversato nel sangue. Essa viene
filtrata dai reni ed è poi eliminata dal corpo
attraverso le urine. Per questo la creatinina è usata
come indice della funzionalità renale: infatti se i suoi
livelli nel sangue aumentano, significa che i reni non
riescono a farla passare nelle urine e quindi non
svolgono bene il loro lavoro.
Quando e perché il test è indicato
Il test della creatinina rientra negli esami che vengono
prescritti di routine. L’esame è indicato per individui
che hanno problemi di salute generici e nei casi di
sospetta alterazione della funzionalità renale. Inoltre
l’esame della creatinina viene utilizzato in coloro che
soffrono di disturbi renali sia per tenere sotto
controllo la progressione della malattia, sia per
accertare l’efficacia dei farmaci adottati. Anche nelle
persone dializzate la creatinina viene misurata con una
certa frequenza.
Come si fa il test E’ sufficiente il prelievo di un campione di sangue
dalla vena di un braccio.
I valori normali della creatininemia
Bambini
con meno
di 2 anni |
Uomini |
Donne |
0,3-0,6 mg/dl |
0,7-1,2 mg/dl |
0,6-1,2 mg/dl |
Come interpretare i risultati dell’esame
Un aumento della creatinina nel sangue rispetto ai
valori normali indica soprattutto malattie a carico dei
reni come: insufficienza renale, infezioni batteriche,
ingrossamento o danno dei vasi renali (glomerulonefriti),
malattie della prostata, calcoli renali e un ridotto
flusso di sangue ai reni dovuto a scompenso cardiaco,
arteriosclerosi o diabete. Anche altre condizioni
possono produrre aumenti della creatinina nel sangue:
poliartrite, una dieta ricca di proteine, eccessi
sportivi, ingestione di creatina esogena con la dieta,
traumi muscolari, ipertiroidismo. Una diminuzione
rispetto ai valori normali può invece essere causata da:
anemie, atrofia muscolare, ipotiroidismo, carcinoma
prostatico, leucemia, gravidanza.
Informazioni aggiuntive
Oltre
a misurare la creatinina sierica, cioè quella presente
nel sangue, è possibile determinare anche quella
contenuta nelle urine. Il test della creatinina urinaria
viene effettuato su un campione di urine raccolte nelle
24 ore. Di solito la raccolta inizia la mattina, appena
svegli, e continua per tutta la giornata fino alla
mattina successiva. I valori normali della creatinina
urinaria sono 0,8 g per 24 ore e dipendono dalla massa
muscolare Alcuni antibiotici alterano i livelli di creatinina nel
sangue: gli aminoglicosidi la aumentano e possono
produrre danni renali, mentre le cefalosporine la
aumentano, senza però causare alcun danno renale.
Azotemia (urea)
Che cosa si misura
L’esame misura la concentrazione di azoto non proteico
nel sangue, cioè la concentrazione di urea nel sangue.
L’urea è un composto di scarto che deriva dalla
degradazione delle proteine. Essa è prodotta dal fegato
e rilasciata nel sangue, per poi essere filtrata dai
reni ed eliminata con le urine. L’azotemia indica con
precisione la funzionalità dei reni. Valori diversi da
quelli di riferimento segnalano un’imperfetta
depurazione del sangue da parte dei reni.
Quando e perché il test è indicato
Insieme al test della creatinina, l’azotemia fa parte
degli esami che vengono prescritti di routine per
controllare la funzione renale. Esso è indicato: 1. a tutti coloro che lamentano un malessere non
specifico; 2. ai soggetti che mostrano segni o sintomi di qualche
alterazione renale; 3. per vedere se i reni funzionano
prima di iniziare alcune terapie farmacologiche; 4. prima e durante i ricoveri ospedalieri;
5. per accertare l’efficacia della dialisi o di altri
trattamenti in pazienti con malattie renali croniche e
acute; 6. nelle persone che soffrono di malattie
croniche come il diabete e lo scompenso cardiaco
(controlli a intervalli regolari).
Come si fa il test
E’ sufficiente il prelievo di un campione di sangue
dalla vena di un braccio.
Quali sono i valori normali
I valori di riferimento sono: 10-50 mg/dl, con una
variabilità che dipende dall’età e dal sesso.
Nei
bambini molto piccoli i valori sono circa il 60 per
cento di quelli degli adulti; negli anziani (dopo i 60
anni) aumentano lievemente.
Nelle donne si osservano in
genere valori un poco più bassi rispetto agli uomini.
Come interpretare i risultati dell’esame
La maggior parte delle malattie dei reni o del fegato
possono alterare i livelli di urea nel sangue. Infatti
l’azotemia aumenta se il fegato produce più urea o se i
reni ne filtrano meno. Valori superiori a quelli normali
possono essere causati da malattie renali acute o
croniche, da qualsiasi causa di ostruzione delle vie
urinarie (calcoli), o da un ridotto flusso di sangue ai
reni dovuto per esempio a scompenso cardiaco, shock,
ustioni, traumi, emorragie. Anche altre condizioni
possono far aumentare l’azotemia: una dieta ricca di
proteine, il digiuno, alcune malattie infettive gravi (leptospirosi,
tubercolosi renale, pielonefrite), la cirrosi, la gotta,
le emorragie intestinali. Valori inferiori a quelli
normali non sono molto comuni; possono essere causati da
alcune malattie del fegato (epatiti), da un eccesso di
idratazione, da una dieta povera di proteine o da
malnutrizione. L’azotemia non è comunque utilizzata per
diagnosticare o seguire queste condizioni.
Informazioni aggiuntive
Oltre ai due esami dell’azotemia e della creatinina,
per valutare la funzionalità renale il medico può
prescrivere anche i cosiddetti esami degli elettroliti:
essi misurano le concentrazioni di alcune particelle
cariche presenti nel sangue (ioni), come sodio, potassio
e calcio.
Talvolta il medico valuta il rapporto tra azotemia e
creatinina presente nel sangue, per capire meglio le
cause di un aumento dei due parametri. Il rapporto è di
norma compreso tra 10:1 e 20:1. Un rapporto più basso
potrebbe essere dovuto a un ridotto flusso di sangue ai
reni (scompenso cardiaco, disidratazione), a emorragie
gastrointestinali o a diete iperproteiche. Invece, una
riduzione del rapporto può essere causata da una
malattia del fegato o da malnutrizione.
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