LA RISERVA
LE RISERVE
ORIENTATE
LA STORIA E LE
TESTIMONIANZE
ITINERARI
LE ISOLE
Situata di fronte al litorale che da
Trapani si protende fino a Marsala, la "riserva naturale
marina" delle Egadi comprende le isole di
Favignana,
Levanzo,
Marettimo e gli
isolotti di Formica e Maraone.
L'area interessata è
delimitata dalla
congiungente i seguenti punti cardinali:
A) lat. 37" 59' 42" Nord - long.
012°26'48' E |
B) lat. 38° 01'30" Nord - long. 012°
20'18" E |
C) lat. 38° 02'12" Nord - long.
012°02'42' E |
D) lat. 38° 01'30" Nord - long. 012°
00' 36" E |
E) lat. 38° 00'18" Nord - long.
012°00'00' E |
F) lat. 38° 00' 00" Nord - long. 012°
00' 24" E |
G) lat. 37° 57' 36" Nord - long.
012°00'30' E |
H) lat. 37° 53' 00'' Nord - long.
012° 02' 54" E |
I) lat. 37° 52'12" Nord - long.
012°05'30'E |
L) lat. 37° 53'18" Nord - long. 012°
07' 12" E |
M) lat. 37° 52' 06" Nord - long.
012°10'36"E |
N) lat. 37° 52'12'' Nord - long. 012"
18' 18" E |
O) lat. 37° 54' 30" Nord - long.
012°23'24"E |
|
E' divisa in
quattro zone (A - B - C - D):
la zona "A", ovvero la riserva integrale, la "B",
riserva generale, la "C" la riserva parziale e la "D" la
riserva di protezione. Ciascuna delle zone presenta
possibilità di accesso e limitazioni nella fruibilità sia da
un punto di vista della pesca anche sportiva e dilettantistica
che da quello più propriamente turistico. Tuttavia la riserva
è fruibile se si osservano alcune norme sicuramente e
necessariamente migliorabili nel rispetto di un più funzionale
equilibrio tra le attività economiche legate alla pesca, le
esigenze di utilizzazione turistica, la protezione ambientale
del territorio sia marino che terrestre, con l'obbiettivo di
affermare una vivibilità effettiva e piena di tale territorio
da parte degli utenti ed in primis da parte degli abitanti
delle isole.
LA ZONA "A" -
RISERVA INTEGRALE
INTERESSA:
- nell'isola di Marettimo il tratto di mare
compreso tra Cala Bianca ed il faro a sud di Punta Libeccio,
fino ad una distanza di Km. 2 circa dalla costa. L'isola è
anche interessata dalla zona "B" e "C".
- nell'isolotto di Maraone l'area delimitata
dalla linea di costa
IN TALE ZONA È CONSENTITA
La navigazione e la sosta di navi e
natanti di qualsiasi tipo e genere, autorizzati dalla
Capitaneria di Porto di Trapani, per motivi di servizio e di
studio;
La navigazione e la sosta senza ancoraggio
di natanti appartenenti ai cittadini residenti del Comune di
Favignana per lo svolgimento di attività di visite guidate
in superficie o subacquee, in gruppi non superiori alle
trenta persone, autorizzate dal Comune di Favignana. Nella
zona "A" di Marettimo le autorizzazioni si estendono ai
proprietari di abitazioni ubicate nell' isola.
Balneazione.
E' VIETATA
Asportazione, anche parziale, e il
danneggiamento delle formazioni geologiche e minerali;
La pesca sia professionale che sportiva
con qualunque mezzo esercitata;
L'immersione con apparecchi auto
respiratori, fatte salve le immersioni autorizzate dalla
Capitaneria di Porto di Trapani o il Ministero
dell'Ambiente, per finalità di ricerca scientifica o per
attività cine-fotografiche;
La caccia, la cattura, la raccolta, il
danneggiamento delle specie animali o vegetali e in genere
qualunque attività che possa produrre pericolo o turbamento
delle stesse, ivi compreso l'immissione di specie estranee;
L'alterazione, diretta o indiretta,
dell'ambiente bentonico e delle caratteristiche chimiche,
fisiche, e biologiche delle acque, nonché l'immissione di
rifiuti e di sostanze solide che possono modificare, anche
transitoriamente, le caratteristiche dell' ambiente marino;
L'introduzione di armi, di esplosivi e di
qualsiasi mezzo distruttivo e di cattura, nonché di sostanze
tossiche o inquinanti;
Le attività che possono comunque arrecare
danno, intralcio o turbamento alla realizzazione dei
programmi di studio e di ricerca da attuarsi nell'area;
La navigazione, l'accesso e la sosta di
navi e natanti di qualsiasi tipo e genere, salvo quanto
consentito;
La detenzione di attrezzatura per la pesca
subacquea e di superficie.
LA ZONA "B" - RISERVA
GENERALE
INTERESSA:
- nell'isola di Marettimo il tratto
di mare prospiciente la costa tra la Punta che delimita a
Sud-Ovest Cala Bianca e Punta Troia, per una distanza di Km 2
- 2.5 circa ed il tratto di mare prospiciente la costa tra
punta Bassana e il faro a sud di Punta Libeccio, per una
distanza massima di Km 2 circa e minima 500 m. dalla costa
- nell' isola di Levanzo il tratto di mare
prospicente la costa tra Capo Grosso e lo Scoglio Faraglione
per una distanza massima di Km. 2 circa e minima di 500 m.
circa dalla costa
- nell'isola di Favignana, il tratto di mare
prospiciente Punta Faraglione per una distanza massima di 2 Km
e minima di 700 m. dalla costa
- nell'isola di Formica, l'area di mare
compresa in via di massima all'interno di una linea spezzata
posta a circa 300 m. dalla costa, chiusa ad ovest da una linea
retta posta a circa 300 m. dalla costa a delimitare II confine
della zona "A" di riserva integrale di Maraone.
IN TALE ZONA E' CONSENTITA
La navigazione di navi e natanti di
qualsiasi tipo e genere oltre i 500 m. dalla costa;
La navigazione e la sosta di navi e
natanti entro i 500 m. dalla costa, autorizzati dalla
Capitaneria di Porto di Trapani o dal Ministero
dell'Ambiente, per motivi di servizio e di studi;
La navigazione e la sosta entro 500 m.
dalla costa ai natanti appartenenti ai cittadini residenti o
proprietari di abitazione nel comune di Favignana
autorizzati dal Comune;
La navigazione e la sosta entro i 500 m.
dalla costa di natanti appartenenti a soggetti che
soggiornano non meno di sette giorni, se autorizzati;
Le attività di pesca sportiva di
superficie e di pesca professionale, secondo quanto previsto
dalle normative in materia di pesca marittima previa
autorizzazione rilasciata dal Comune di Favignana per la
pesca sportiva, e dalla Capitaneria di Porto di Trapani per
la pesca professionale;
La balneazione e l'immersione con
apparecchi autorespiratori.
E' VIETATA:
La pesca esercitata con reti da traino; la
pesca subacquea;
La navigazione e la sosta entro i 500 m.
dalla costa di navi e natanti di qualsiasi genere e tipo,
salvo quanto autorizzabile;
La detenzione di attrezzatura per la pesca
subacquea.
LA ZONA "C" - RISERVA
PARZIALE
INTERESSA:
il tratto di mare attorno alle isole
Favignana, Levanzo Maraone e Formica
IN TALE ZONA È CONSENTITA:
La pesca sportiva di superficie, nonché la
pesca professionale ad esclusione di quelle esercitate con
reti da traino, previa autorizzazione rilasciata dal Comune
di Favignana per la pesca sportiva, e dalla Capitaneria di
Porto di Trapani per la pesca professionale;
La balneazione e le immersioni con
apparecchi autorespiratori.
LA ZONA "D" - RISERVA DI
PROTEZIONE
COMPRENDE IL RESIDUO TRATTO DI MARE ALL' INTERNO DEL PERIMETRO
DELLA RISERVA.
IN TALE ZONA È CONSENTITA:
La pesca professionale, ivi compresa
quella esercitata con reti da traino fatte salve le
limitazioni stabilite dalle autorità competenti in relazione
alla necessità di effettuare il fermo biologico;
La pesca sportiva;
La balneazione e le immersioni con o senza
apparecchi respiratori
LE RISERVE NATURALI
ORIENTATE DELLE ISOLE EGADI.
Le tre riserve naturali delle isole Egadi:
Favignana, Marettimo e Levanzo, Faraglione, Formica e Maraone,
istituite con decretazione assessoriale, interessano una buona
parte del territorio ancora integro e ricco di numerosi
endemismi.
Un'area di più di 500 ettari, tra riserva e
preriserva, situata sulla montagna di Santa Caterina in
Favignana viene protetta a seguito di rilevamenti
interessanti, la vegetazione rupestre che presenta endemismi
esclusivi delle isole Egadi quali la Crucifera Brassica
Macrocarpa e altri con areale più ampio quali la Calendula
marittima, Anthemis sicula, l'Anthemis secundiramea. Sesili
socconei etc.. Mentre tra la fauna assume particolare rilievo
il Mollusco polmonato Oxychilus egataensis ed il Coleottero
Geotrupes duei espressione di endemismi locali.
Oltre trecento gli ettari delle riserve di
Levanzo, Faraglione, Formica e Maraone che vede una flora
ricca di circa 400 specie comprendente diverse entità
endemiche tra cui la già citata Brassica Macrocarpa,
espressione di vegetazione di macchia alta e bassa, di garica
a Euphorbia dendroides (Pizzo Monaco) e a Rosmarinus
officinalis della contrada Pietre Varate e quella con Senecio
cineraria di punta San Leonardo, nonché di interessantissimi
popolamenti rupestri delle pareti che cadono a picco sul mare.
Per la fauna invertebrata vanno menzionati il Chilopode
Lithobius riggioi e l'Ortottero Hesferica galvagni; per l'ornitofauna
la presenza di una consistente colonia di Berta minore (
Puffinus puffinus).
Marettimo, ancora più delle altre isole, ha
permesso un maggiore isolamento genetico alle numerose specie
endemiche, che costituiscono un patrimonio naturalistico di
una rarità estrema. Citate nel decreto di istituzione della
riserva numerose piante di notevole interesse quali: Buplerum
dianthifolium, Brassica Macrocarpa, Sciìlla rughii, Daphne
oleifeeia, Periploca angustifolia, Lagurus vestitus ed Erodium
marittmum. Nel suo complesso la vegetazione è rappresentata da
aspetti caratteristici di macchia e garica con diverse facies.
L'isola offre una comunità faunistica
ampiamente diversificata, in particolare per l'ornitofauna si
cita: la Berta maggiore (Calonectris diomedea), la Berta
minore {Puffinus puffinus), l'Uccello delle tempeste (Hydrobates
pelagicus}, l'Aquila del Bonelli [Hieraaetus fasciatus, la
Magnanina (Sylvia undata), la Monachella nera (Oenanthe
leacura). L'erpetofauna è rappresentata dalla lucertola
endemica Podarcis wagleriana marettimensis. Fra gli
invertebrati va sottolineata la presenza dei gasteropodi
Siciliana confinata e Oxichilus denatale e degli insetti
Cilindronotus ruffoi, Allophylax costatipennis.
Ben 1.132 sono gli ettari della riserva,
equivalenti a circa il 60% del territorio marettimaro.
LA STORIA E LE
TESTIMONIANZE
La presenza dell'uomo sulle isole Egadi
risale a tempi assai remoti. Le testimonianze storiche
rinvenute nella grotta del Genovese, sull'isola di Levanzo,
stanno a significare che le stesse venivano già abitate ancor
prima del loro distacco dalla terra ferma. Incisioni, graffiti
e dipinti protostorici riproducenti animali (cervi, bovidi,
equini, pesci), e figure umane risalenti a più di 5.000,
10.000, 15.000 anni fa, dimostrano che la presenza umana è
stata costante e con culture diverse ed in trasformazione.
Particolarmente interessante risulta una visita, oltre che a
Cala del Genovese, a Cala dei Porci e di Punta Cappero, Cala
di Tramontana, delle Pecore e di Punta Surci. E' probabile che
una più attenta ricerca nelle numerosissime grotte di grande
valore naturalistico e storico dell'arcipelago, possa fare
emergere altri segnali di testimonianze remote che, qua e là,
di tanto in tanto vengono segnalate. Più recentemente la
storia ha visto le isole teatro di presenza dei fenici, cartaginesi e romani. Mothia, la culla degli insediamenti
fenici, si trova a due passi, i mari e le coste circostanti
sono luoghi di testimonianze puniche (Erice, Marsala e la
stessa Mothia) e romane (battaglia nel mare delle Egadi nel
241 a.C., case romane a Marettimo). E' probabile che il forte
di Santa Caterina di Favignana sia stato edificato su
precedente insediamento punico (torre di avvistamento in
continuum con quelle siciliane in particolare la torre
Colombaia di Trapani, ed il Castello di Troia a Marettimo).
Reperti, del resto, sono stati ritrovati a Favignana nelle
necropoli di Cala San Nicola e stanziamenti di tipo punico in
contrada Bosco. Significative testimonianze si trovano a
Grotta del Pozzo (iscrizioni puniche), delle Navi, Grotta
degli Archi (IV/V d.C.) e delle Stele, Grotte Ficara. I forti
di Santa Caterina, San Giacomo e di San Leonardo (nella cui
area, oggi si trova Palazzo Florio) e lo stesso Castello di
Punta Troia rientrano nella strategia normanna/sveva di
fortificazione delle isole, successivamente ristrutturate nel
XV - XVII secolo in pieno periodo aragonese/spagnolo, poi in
età borbonica scaduti a luoghi di reclusioni.
La storia di questa terra, del mare e delle
sue popolazioni è rimasta sconvolta da battaglie, continue
incursioni dei corsari e dei pirati, da vendite del
territorio. I banchieri Pallavicini-Rusconi, si impossessarono
dell'arcipelago a seguito di un debito contratto da Filippo IV
di Spagna, i Florio lo acquistarono nel 1874 con i diritti di
pesca e venduto successivamente nel 1937 ai Parodi di Genova.
Oggi, queste isole hanno la possibilità di
reinventare il proprio futuro.
ITINERARI
Realizzare un percorso turistico alle Egadi,
significa entrare nell'ordine delle idee di disporre dei
propri giorni di vacanza in modo del tutto inusuale.
Per meglio conoscere le risorse di queste
isole, che sono di natura antropologica, storica,
paesaggistica ed archeologica, bisognerà rivolgere la propria
attenzione agli ipogei ed alle cave di tufo di Favignana, alla
preistorica grotta del Genovese di Levanzo, alle meravigliose
grotte di Marettimo, al panorama incomparabile di Pizzo
Falcone. Bisognerà ripercorrere con la fantasia l'itinerario
mitico di Ulisse, rivedere la furia della battaglia tra romani
e punici nelle splendide acque di Cala Rossa, recuperare il
ricordo della grande attività delle tonnare e della grandezza
dei Florio. Solo in questo modo, panorami, vie, ricordi,
immagini, si collocheranno nella mente e nel cuore con tutta
l'atmosfera e la magia che le Egadi sanno creare.
Un itinerario che dal mitico si sposta alla
realtà e da questa alla magia, forse oggi è possibile se si è
in grado di proiettare nell'immediato futuro la storia recente
delle isole. L'istituzione delle riserve marine e terrestri
sicuramente è il presupposto ideale perché ciò avvenga, a
patto però che ci sia ampiezza di vedute di grande respiro
sociale, ambientale e culturale da parte di tutti:
istituzioni, forze economiche, popolazione. L'opera che le
istituzioni hanno posto in essere ha bisogno di un veloce
riordino che garantisca lavoro e riconversione del lavoro in
un progetto integrato di sviluppo complessivo con interventi
adeguati e tempestivi. Per questo non solo è necessario
ipotizzare il futuro ma contestualmente creare le condizioni
concrete di prospettiva e di flessibilità che permettano il
passaggio indolore, anzi con benessere, dall'attuale
condizione di imbrigliamento burocratico-legislativo ad una
progettualità reale che guardi alle Egadi come ad un grande
parco naturale dotato di strutture flessibili capace di
diversificare i gradi di tutela dei valori naturali ed
ambientali ma anche sociali e culturali ed in modo da
permettere una sintesi notevole che guardi all'adattamento
reale degli strumenti legislativi alle caratteristiche
dell'intero territorio e al suo sviluppo che vogliamo pensare
magico.
Forte, dura, tenera, vulnerabile, orgogliosa
e tenace, la popolazione isolana è figlia e madre allo stesso
tempo di questa terra, è prodotto e produttore di questo
ambiente. E' una fusione irripetibile che ha il sapore
dimenticato di quella autenticità unica derivante
dall'appartenere, dall'essere un tutt'uno con il territorio.
Uomini e donne scolpiti come le loro rocce,
resistenti ai venti come la loro flora, calmi e violenti come
il loro mare, cristallini, profondi, incontaminati, ne santi
ne bastardi semplicemente uomini e donne. Uomini che strappano
dal mare le fonti di sostentamento, con tenacia e sacrificio
non senza rischio, misurando coraggio e potenza umana con la
forza e la violenza del mare, in una sfida magica, antica, che
sta tra il sacro e il profano, utilizzando strumenti semplici
in armonia con la natura. Uomini che non si risparmiano e che,
nella pesca del tonno, si mettono in gioco con quello spirito
e quella forza autentica de "II vecchio e il mare".
Uomini che non hanno venduto se stessi, la
loro terra e il loro mare alle lusinghe devastatrici di un
moderno sviluppo divorante il tutto, ma uomini disposti e
pronti a misurarsi nella scommessa con un mondo ancora
intelligente, capace di assaporare pienamente il gusto forte
della natura vera. Uomini e donne che sanno mettere in campo
energie genuine, creative per una progettualità nuova che
reinventi e rimodelli il futuro ancora incerto e confuso, che
sanno raccordare il passato con una forte proiezione in
avanti, che sanno valorizzare appieno un'economia languente
che però mostra solide radici culturali e ambientali
trasformandola senza perdere niente di ciò che si è,
riconvertendo e ricreando prima di tutto se stessi, poi il
territorio ed il lavoro. Uomini e donne che sanno superare
antiche diffidenze, remore e resistenze ai cambiamenti, che
sanno mettersi insieme poiché la capacità di adattamento è
infinita.
LE ISOLE:
FAVIGNANA -
LEVANZO -
MARETTIMO
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