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IL CARRETTO SICILIANO

In questa sezione:

Il Museo Daumale di Terrasini

Storia del carretto siciliano

Come è costruito un carretto

Tipologie di carretto

Elementi del carretto

Mastro Raia

Museo di Catania


PALAZZO D'AUMALE

Museo Regionale di Storia Naturale

Mostra permanente del Carretto Siciliano di Terrasini

Museo Regionale del carretto e naturalistico di Terrasini
L/re Peppino Impastato - Terrasini

www.regione.sicilia.it/beniculturali


La storia del palazzo

La costruzione fu avviata intorno al 1835 da Don Vincenzo Grifeo, duca di Floridia e principe di Partanna, con il fine di sistemarvi i magazzini per la conservazione del vino. Qualche anno prima nel febbraio del 1832, venne stipulato un atto dal notaio Giuseppe Cataldo di Terrasini, con il quale i pescatori di Terrasini concedevano in uso al principe di Partanna il loro terreno per la costruzione dell'immobile.

L'edificio venne costruito con le caratteristiche tipologiche delle strutture agricolo commerciali del periodo borbonico, sullo stile della cantina borbonica di Partinico. Nel 1860 il principe Henry d'Orleans, duca d'Aumale, quarto figlio di Luigi Filippo, re di Francia e di Maria Amelia di Borbone costruì, in elevazione alla struttura della fabbrica principale, la palazzina che si affaccia sulla spiaggia "Praiola".

Nel 1985 il comune di Terrasini lo acquista, e conclusi i lavori di restauro effettuati dalla Regione Siciliana, lo consegna in comodato alla stessa che in applicazione dell'art.2 della L.R.15.5.1991 n.17 istituisce un Museo Regionale e redige una convenzione con il Comune nell'aprile 2001.

Il percorso museale è articolato in quattro sezioni tecnico-scientifiche.

La prima sezione di accoglienza è in parte dedicata alla storia del palazzo e alla sua funzione vitivinicola. Il collegamento con la tenuta dello Zucco offre una ricostruzione storica dei procedimenti lavorativi, produttivi e commerciali strettamente connessi alla storia del palazzo.

La seconda sezione, archeologica riguarda la storia più antica di Terrasini, illustrata dai reperti provenienti dai ritrovamenti subacquei, effettuati nel litorale limitrofo e dalle testimonianze archeologiche provenienti dalle ricognizioni nel territorio circostante

L'esposizione consta di ancore in piombo e litiche e di anfore di differenti tipologie.

La ricostruzione di una sezione di nave greca contenente le anfore mostra il tradizionale sistema costruttivo e di stivaggio.

La terza sezione, etno-antropologica, riguarda la storia più recente di Terrasini e trae spunto dalla comunità dei pescatori che sono stati i primi concessionari del sito che ora ospita Palazzo d'Aumale.

Sono esposti i modelli in scala di barche della collezione Castro attraverso le quali è possibile studiare i rapporti tra le marinerie, i sistemi di pesca tradizionali dando rilievo alla cantieristica, ancora presente e attiva a Terrasini con il cantiere Mortillaro.

L'esposizione dei sistemi di trasporto è arricchita dal corposo nucleo espositivo del "Carretto siciliano". Si possono esaminare le differenze tipologiche in base alle aree di provenienza, nonché le tecniche costruttive, che possono essere evidenziate al meglio dalla ricostruzione della bottega del carradore rivitalizzata da periodiche visite didattiche guidate dall'artigiano.

La collezione Ventimiglia fu esposta in questa sede non ancora restaurata e rappresenta il corpus iniziale della raccolta. Sono esposte inoltre la collezione Modica di Monreale, la collezione Teresi di Palermo, la collezione Badalamenti di Partinico che comprende l'intera bottega artigiana e un cospicuo numero di reperti inerenti i cicli lavorativi e i mestieri tradizionali.

La quarta sezione, naturalistica, è una testimonianza esaustiva del territorio, una ricca raccolta di rilevanza europea, composta da collezioni corredate da una biblioteca arricchita da testi specialistici di rilevante interesse storico e scientifico.

Sono esposte la collezioni ornitologiche (Jannizzotto, Trischitta, Orlando, Vitale), entomologiche (Mariani, Prestigiacomo, Alliata, Carapezza, De Stefani) paleontolo-giche, geologiche e mineralogiche. Questa sezione assume un ruolo determinante, non soltanto nel campo della ricerca scientifica ma soprattutto nella didattica sviluppata su vari livelli di apprendimento. È annesso a questa sezione un laboratorio di tassidermia per gli interventi di tutela e conservazione. Il museo è corredato da laboratori di restauro per le diverse sezioni, sale multimediali, auditorium, sale conferenze, coffee shop e book shop. Sono presenti inoltre laboratori didattici e di restauro.

Compito del Museo è come dice Pietro Clemente essere "Spazio,banca, forma della cultura", "individuare il significato simbolico a cui rimanda un oggetto e creare un intreccio di relazioni che indicano una decodificazione della realtà, luogo in cui testimonianze e esperienze si incontrano in un dinamismo di osservazioni creative".

Testi tratti dall'opuscolo del Museo "Palazzo D'Aumale"

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