Chiesa e Oratorio del
Carminiello
Il mese di
Febbraio è il più corto dell'anno solare. L'anomalia per il
numero dei suoi giorni lo legano ad un detto antico: Cù
di trenta, cù di trentuno, di vintotto ci n'è unu.
La sua brevità non risparmia il rigore per la temperatura,
che in questo periodo è la più fredda, scaturendo un altro
detto: fribbraio curtu e amaro. Comunemente è il mese
di Carnevale,
il periodo può variare quello che precede le Ceneri, il
martedì grasso si chiamava " L'urtimu iornu", può
ricadere alla fine del mese o all'inizio del mese di marzo
secondo il calendario liturgico in relazione alla data della
Pasqua. Anticamente era il mese in cui era lecito essere
pazzi e nello stesso tempo si poteva trasgredire. La
maschera palermitana principale è "U' Nannu"
il capo
espiatorio per eccellenza.
2 Febbraio
- Candelora.
Festa religiosa per la comunità
cristiana che festeggia la presentazione del Signore, luce divina, nelle
parrocchie si benedicono le Candele, da qui la tradizionale candelora,
queste si conservano come le palme per devozione, erano accese soltanto al
capezzale dei moribondi. Si ritiene che a partire da questo giorno,
l'inverno vada via, da questo il detto: Pri la cannilora di l'invernu semu
fora.
3 Febbraio
- Festa di San Biagio. Protettore di
coloro che soffrono d'affezioni alla gola, a Palermo nella piccola
chiesetta del Carminello a Porta S. Agata lo si festeggia con messa
solenne.
5 Febbraio
-
S. Agata,
patrona di Catania.
Festa di S. Agata, palermitana o catanese ? La tradizione la vuole
palermitana di nascita, nel luogo venne eretta la chiesa di S.Agata alla
Guilla, prima del suo martirio partì da Palermo e durante il suo tragitto
si fermo per allacciare un sandalo, in quel luogo si eresse un santuario,
chiesa di
S.Agata alla pedata. E'
compatrona di Palermo, a lei gli fu
dedicato un intero Mandamento, considerata protettrice del seno femminile,
noi palermitani gli dedicammo un dolce dalla verosimile forma
"i minni di
vergini"
14 Febbraio
- San Valentino.
Per San Valentino "lu zitu è vicinu", recita un detto che le
zitelle fanno suo. Il Pitrè riferisce che in
questo giorno ogni zitella che desidera sapere se si
mariterà, dovrà affacciarsi alla finestra o sull'uscio di
casa mezz'ora prima che spunti il sole. Se in quella
mezz'ora passerà un uomo, le nozze sono sicure, viceversa
addio al matrimonio. S. Valentino, patrono della
primavera, gli fu affibbiato questo giorno dai padri
Benedettini, nel medioevo.
Si narra che in questo periodo si desta la natura , ma si
risvegliano pure certi stimoli...
>VAI AGLI ALTRI MESI
- >VAI ALLA PAGINA
INIZIALE |