E’ con la
Domenica delle Palme che ha
inizio una serie di rituali che raggiungono l'apice con il giorno della
Resurrezione.
In città, le parrocchie
organizzano una rappresentazione in cui il parroco è accolto al tempio
al di sopra di un asinello e, tutti gli astanti le fanno accoglienza con
ramoscelli d’olivo e con grandi pale di palme intrecciate per ricordare
l’entrata di Gesù a Gerusalemme, segni questi di un clima festoso e data
la particolarità della festa, anticamente era usanza sfoggiare un abito
nuovo simbolo del rinnovo primaverile.
Essa entra nel vivo nelle
celebrazioni del Giovedì Santo, dopo le celebrazioni liturgiche, vengono
allestiti i “Santi
Sepolcri”, il rituale vuole che i devoti usino onorare il
Cristo morto con la loro visitazione.
Nei tempi passati intere famiglie
subito dopo la cena andavano in giro per le chiese, per tradizione in
genere se ne visitavano tre, il numero della Trinità, i più indiscreti
ne vedevano cinque o sette, sempre in numero dispari.
L’indomani era consuetudine
chiacchierare con amici e parenti è illustrare una propria
classificazione in merito alla loro magnificenza.
In questo periodo, il rinnovamento
della natura e quindi il germogliare delle piante cresce il fiore della
“Passione”
simbolicamente attribuito al periodo pasquale.
Questo fiore nella sua entità presenta i simboli della passione di Gesù
Cristo: i tredici apostoli, la corona di spine, i tre chiodi ecc.
Si racconta che quando Gesù Cristo
pendeva dalla Croce, nelle tre ore di agonia, una goccia del suo
sacratissimo sangue venne a cadere sopra una pianticella, questa seccò,
si sparse il suo seme per terra, germogliò poi, e diede il fior di
passione.
L’ aspettativa più importante era
tutta incentrata per la giornata del
Venerdì Santo
dove la teatralità viene vissuta lontano
dalla rigidità delle forme canoniche della Chiesa ufficiale il ciclo
commemorativo della Passione, in molte parrocchie organizzano, nel pieno
silenzio religioso si svolge la rievocazione delle ultime ore che Gesù
visse in questa terra, i sacri testi puntualizzano che gli avvenimenti
che finirono con la Crocifissione si svolsero proprio il Venerdì.
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