Lasciato il piano della
Cattedrale, percorriamo gli ultimi cento metri del Corso Vittorio Emanuele costeggiando da
un lato il Palazzo Arcivescovile, e dall'altro Villa Bonanno che contiene
resti di case Romane del I sec. d.C., scoperte nel 1864, dopo circa 50 anni di scavi.
Questa è la zona della
Paleopoli, il primo centro
abitato di Palermo, fondato dai
Fenici che in seguito in età islamica venne chiamata
"al-Halqah",
che significa recinto.
Qui venne fondato il primo nucleo di comando: una
fortezza inespugnabile che fin dall'età' punica e romana divenne il centro del potere
cittadino.
Nella vicina caserma Tukory, salendo e
passando la Porta Nuova oltre Piazza Indipendenza
quindi Corso Calatafimi, infatti, è possibile visitare la
necropoli punica.
I resti delle antiche costruzioni puniche e romane
saranno lì da qualche parte sotterrate dalle attuali costruzioni fondate dagli
emiri musulmani nell' 800 d.C. che in seguito, nel 1072, divennero reggia normanna.
Qui,
sotto Federico II, fiorì la scuola poetica siciliana che diede luogo alla lingua
volgare, antitesi dell'attuale lingua italiana.
Ritornando
indietro sempre sul Corso Calatafimi ci imbattiamo in una bella
fontana detta
"dei draghi" di costruzione ovale, nell'
Educandato Maria
Adelaide e, di fronte, l'ex
"Albergo delle Povere"
oggi sede di mostre e congressi.
Oltre Porta Nuova si
scorge l'immensa mole del
Palazzo dei Normanni o
Palazzo Reale
a destra è possibile intravedere la
Villa Bonanno mentre in alto si
scorge la cupola dell'Osservatorio
Astronomico Vaiana.
Dell'originaria e splendente
Qasr araba i
successivi dominatori non ebbero tanta cura di questo posto che, escludendo la stupenda
Cappella
Palatina, ha subito gravi trasformazioni, "a piacimento" del padrone di
turno, che hanno snaturato la struttura araba originaria.
Oggi, dal 1947, ha sede l'Assemblea Regionale Siciliana:
evidentemente il posto ispira al comando !
Tutta la struttura merita la visita, che include la
fantastica
Cappella Palatina che, da sola, giustifica un viaggio
a Palermo.
I mosaici, i soffitti, i pavimenti
presenti danno l'idea della immensa ricchezza che Palermo esprimeva sia culturalmente che
economicamente in epoca arabo-normanna.
L'indicibile ricchezza contenuta all'interno della
cappella che dà un tono aureo a tutto l'ambiente, nulla toglie rispetto al
Tesoro
custodito in un ambiente sottostante la cappella stessa, il cui ingresso è da una
scaletta interna (una specie di cripta): tesori arabi e bizantini;
argenti; paramenti sacri; pergamene e altro ancora...
Un giardino zoologico... e uno arabo
in pieno centro storico ? Dove ? Indovinate !!!