Il Parco naturale
regionale delle Madonie è stato istituito nel novembre del 1989 ed oggi é vasto
complessivamente 39.679 ettari estendendosi su una vasta area della provincia di
Palermo.
Il Parco si trova
nella parte centro-settentrionale della Sicilia compresa tra la valle del fiume
Pollina, a est; la valle dell'Imera settentrionale, a ovest; un lungo tratto
della fascia costiera tirrenica inclusa tra gli abitati di Campofelice di
Roccella e Pollina, a nord; l'altopiano gessoso-solfifero, a sud.
Nel territorio del
Parco risultano compresi 15 comuni: Caltavuturo,
Castelbuono,
Castellana
Sicula, Cefalù, Collesano,
Geraci Siculo,
Gratteri, Isnello,
Petralia Sottana,
Petralia
Soprana, Polizzi Generosa,
Pollina,
San Mauro Castelverde,
Scillato,
Sclafani Bagni.
Il territorio del Parco è distinto in 4 zone, così come prevede la
legislazione regionale per risoluzione di parchi e liscive naturali in merito
alla zonizzazione di tutti i parchi, ciascuna con specifiche peculiarità.
La Zona A, di Riserva integrale, è caratterizzata da ecosistemi di
particolarissimo interesse naturalistico e paesaggistico la cui antropizzazione
è ancora minima, qui si richiede che l'ambiente venga conservato nella piena
integrità.
La Zona B, di Riserva generale, è caratterizzata da ecosistemi di
elevato pregio naturalistico e paesaggistico con maggiore grado di
antropizzazione della zona A; sono attive le pratiche agro-silvo pastorali e
consentite le attività infrastrutturali necessarie a una attività tipica, nonché
le opere di miglioria e di ricostruzione degli ambienti naturali; non e
consentito edificare nuove costruzioni o ampliare le già esistenti.
La Zona C, di protezione, consente la costruzione e la
modificazione di strutture volte alla valorizzazione del Parco e all'incremento
della fruibilità culturale, turistica e ricettiva.
La Zona D, di controllo, favorisce tutte le attività compatibili
con le finalità del Parco e le attività della sua popolazione.
Le altitudini dei
rilievi ricadenti nell'area del Parco sono comprese tra poche decine di metri,
sul livello del mare, ed i 1979 metri registrati su pizzo Carbonara, punto più alto delle Madonie.
Il territorio del
Parco delle Madonie ospita, su una superficie complessiva pari al 2% del
dell'intero territorio regionale, ben il 50% della flora isolana, circa 2600
piante della flora più evoluta.
La regione madonita è stata definita "un giardino botanico al centro del bacino del
Mediterraneo", qui convivono specie endemiche esclusive di questo
territorio, l'Abete dei Nebrodi (Abies nebrodensis)
è il caso più singolare, con altre giunte da regioni geografiche dai climi più
diversi; pianta tipica dei climi freddo continentali è il faggio che proviene
dai paesi centro-nord europei, ma troviamo anche piante tipiche di un ambiente
arido e sub tropicale, tutte quante straordinariamente coesistenti.
La varietà
degli ambienti climatici, altitudinali e fisici garantisce, dunque, una
vegetazione spontanea che va da quella tipica delle coste rocciose e sabbiose a
quelle delle macchie e garighe; da quelle dei suoli erbosi a quelli delle rocce;
da quelle delle foreste sempreverdi a quelle dei boschi caducifogli e degli
habitat estremi.
Di grande pregio paesaggistico, di grande valore scientifico,
essenziali per gli equilibri geologici ed ecologici per la flora e per la fauna
ospitata, sono ambienti quali Monte Quacella, Pizzo Carbonara, Piano Pomo,
Vallone Madonna degli Angeli, Bosco Pomieri, Piano Catarineci, Piano Cervi.
Il Parco delle
Madonie, naturalmente, è molto di più di quello che è possibile raccontare,
visitarlo renderà le ragioni della scelta di istituzione di questo parco
concretizzatasi nel 1989.
Il sito web ufficiale
del Parco è: www.parcodellemadonie.it
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