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L'ARCHIVIO STORICO COMUNALE |
In questa sezione: IL RESTAURO |
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Il 15 aprile 2002 - nell'ambito della settimana della cultura - è stato riaperto al pubblico l'Archivio Storico comunale della città di Palermo. Il restauro è stato effettuato nell'ambito del: Programma Operativo Plurifondo 94/99 - Programma di Riqualificazione Urbana, opera finanziata dall'Unione Europea e dal Fondo Europeo di sviluppo regionale. Gli interventi di restauro sono stati articolati in tre direzioni: "distribuzione, allocazione e soluzioni architettoniche delle funzioni d'archivio; risoluzione dei problemi tecnico-funzionali e tecnologici; rispetto e ripristino delle qualità architettoniche originarie attraverso un'attenta opera di restauro". Con queste premesse si è realizzato: "La definizione di spazi corrispondenti alla funzione di deposito, di consultazione e di studio dei materiali archivisti; la definizione di un sistema d'impianti per il condizionamento degli ambienti tali da garantire la conservazione dei materiali archivistici senza creare interferenze con le strutture e gli arredi esistenti; la messa a norma di tutti quegli impianti che determinano la sicurezza delle persone e delle cose, rispettando l'architettura preesistente; la messa in atto di tutti quegli interventi miranti alla prevenzione e alla difesa "antitermitica". E' stato eseguito un restauro conservativo integrale delle sale Almeyda, Finanze, Lucernali e Diplomatica; sono stati recuperati circa 3.700 metri lineari di scaffalature; è stata ripristinata e prolungata fino al secondo piano la scala esistente in fondo al corridoio del piano terra (ubicata tra la sala dei Lucernali e la sala delle Finanze); i corridoi del primo e secondo piano sono stati liberati da tutti gli elementi inadeguati alla lettura originaria degli ambienti. Alla consultazione sono stati destinati gli ambienti esistenti al piano terra, mentre agli uffici dell'Archivio riservati alcuni spazi in prossimità dell'ingresso, altri nel piano seminterrato e negli ambienti del primo e secondo piano. Un montacarichi, all'esterno dell'edificio, realizzato con struttura d'acciaio e non collegato alle costruzioni murarie esistenti, assicura i collegamenti verticali. Il cortiletto interno, su cui si affaccia la sala Diplomatica, è stato riportato in parte al suo aspetto originario demolendo le superfetazioni esistenti e mettendo in luce una porzione di portico con colonne inglobate nella muratura. Gli interventi di bonifica antitermitica sono stati eseguiti con particolare attenzione tenendo conto dei gravi danni subiti dalle strutture lignee delle sale e dei materiali archivistici a causa degli attacchi di termiti e delle infestazioni da coleotteri, anobidi e cerambidici. |
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