La Riserva
delle sorprese
Intorno agli anni '50, un
grande zoologo americano, Hutchinson, si trovava
a Palermo e fece l'ascensione al santuario di S. Rosalia: dentro lo stagno
poco distante da lì, trovò gli insetti che gli mancavano per provare la sua
grande teoria sulla biologia evoluzionistica e che altrove aveva cercato
invano.
Tornato in America espose la
sua teoria in un storico articolo intitolato: "Omaggio a Santa Rosalia e
del perché esistono tante specie di piante e animali": era nata la
biodiversità.
La Riserva Naturale Orientata
"Monte Pellegrino" (comprendente il massiccio del monte come zona A
e la Real Tenuta della Favorita come zona B o di pre-riserva); affidata alla Associazione
Nazionale Rangers d'Italia, è nata nel gennaio 1996 per proteggere
proprio la biodiversità.
Essa infatti ospita circa mille specie di piante
(ben 25 orchidee) - di cui molte endemiche - nonché la metà delle specie di
mammiferi presenti in Sicilia ed un ricco contingente di rettili ed artopodi,
ma soprattutto uccelli nidificanti e migratori di eccezionale importanza in
Sicilia.
Il monte ospita anche la più
importante fauna paleontologica dell'isola.
È la particolare
conformazione del monte, simile ad una fortezza, che ha permesso la
conservazione di importanti ambienti naturali quali la vegetazione rupestre e
le formazioni a macchia e bosco di leccio.
Il monte è un massiccio
carbonatico, costituito in gran parte da calcari (un tempo cavati in conci) la
cui età varia dal Cretaceo al Paleogene, circondato da un potente accumulo di
falde di detrito; la roccia è sottoposta al fenomeno erosivo del carsismo che
ne modella in continuo le forme contribuendo alla principale caratteristica
del monte: le pareti a strapiombo che cingono l'intero comprensorio e sono
interrotte solo presso la splendida Valle del Porco e le numerose grotte di
origine marino, luoghi di antichi insediamenti umani.
|