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PANORMUS - USI COSTUMI E TRADIZIONI POPOLARI

Santa Lucia

  • Il calendario gregoriano il tredici dicembre festeggia il giorno del martirologio di Santa Lucia, la Vergine siracusana protettrice degli occhi, la data di questa giornata, anticamente corrispondeva al venticinque dello stesso mese...

"U Puparu"

  • Per raccontare le imprese memorabili dei Paladini di Francia, antiche gesta cavalleresche, si muovono in un artificioso teatrino i “pupi” di legno, lamiera e stoffa adornati e lucidati, a realizzarli dandone anima e corpo è il “puparu”...

I fuochi artificiali

  • Il cielo notturno, nero di colore, nel cuore della notte si gremisce di fasci a fiori luminosi, di composizioni fantastiche, d’ombrelloni fittizi dai mille colori che scoppiano tra boati, tuoni echeggianti e sordi brontolii, scomparendo immediatamente nell’immensità celeste...

Gli archi di luce

  • Nelle più apprezzabili feste popolari e nella vasta schiera di quelle rionali, dedicate in prevalenza a carattere religioso, le luminarie, “l’airchi” come li chiamano...

Le caldarroste

  • Ai primi freddi, a Palermo ad ogni angolo di strada in una grande nuvola di fumo bianco che si alza verso il cielo si vede confusamente una fornacella cilindrica alla cui base è accesso un fuoco vivo, alla sua estremità uno strano coperchio...

I pupi di zucchero

  • La consuetudine palermitana, che per la “festa dei morti”, si vuole apprestare a preparare “u’ cannistru” cioè un ricco cesto composto da dolciumi e da frutta secca...

L'Ecce Homo, "u piatusu"

  • La pietà popolare e la devozione dei palermitani, si riscontra anche nelle numerose edicole votive che ad ogni angolo di strada o cantoniera di palazzo, cavata nel muro dove, trova appiglio per ricevere protezione e sicurezza per i suoi abitanti e viandanti...

Il Ferragosto

  • Ferragosto sinonimo di ferie, la sacralità delle feste è per i palermitani occasione per festeggiare Santi e nel contempo peccati di gola. Anticamente festeggiare il ferragosto era commistione di sacro e di profano, di quel tempo, scandito da altri ritmi dove i viaggi e le vacanze non erano ancora uno status symbol...

Il presepe

  • Natale è la più bella e la più raccolta festa della cristianità e in ogni cosa si respira un’atmosfera davvero speciale. La nordica usanza dell’albero di Natale (anticamente era soltanto una figura ricorrente nelle cartoline “cu’ i pittiddi d’argentu spiccicati” che i parenti lontani spedivano per la ricorrenza...

"A tummula"

  • Con l’avvento della festa dell’Immacolata e del Santo Natale, per alcuni giorni le famiglie, riunitesi nelle proprie abitazioni, danno inizio alle novene casalinghe, e il cibo che fa da cornice è preparato dalle donne più pratiche in virtù della loro specializzazione...

Le "Vampe" di San Giuseppe

  • Gran fermento tra bambini e ragazzi che di casa in casa percorrono le anguste vie del centro storico o quantomeno i brulicanti quartieri popolari di Palermo, nei vicoli, negli slarghi e nelle piazze, tutti affaccendati ad accumulare vecchio mobilio...

Il "viaggio" a Monte Pellegrino

  • L'ascesa al monte nella notte tra il 3 e il 4 settembre comportava quasi un viaggio per la fatica che la gente sosteneva recandosi in pellegrinaggio dalla Santuzza. Una volta si affrontava la salita a piedi scalzi, perfino trascinandosi sulle ginocchia nude nell'ultimo tratto per sciogliere un voto promesso...

I biscotti di San Martino

  • “A San Martino ogni mustu è vinu”, l’antico proverbio agricolo, ricorda l’illirico soldato romano che l’iconografia siciliana è rappresentato a cavallo di un baio bianco vestito da centurione, poiché il padre era ufficiale dell’esercito...


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