U
cannistru. Verso la fine del mese di ottobre, quando
cadono le prime piogge e l’aria si fa più leggerina, a
Palermo da antico tempo si organizza “la Fiera dei Morti”,
puntualmente la zona dove veniva predisposta era quella del
vetusto rione dell’Olivella...
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Le
barche palermitane. Palermo ha dimenticato il suo mare,
tuttavia è una città di mare, gran parte del suo confine
naturale è rappresentato dalla costa, da nord ovest a sud
est le acque del tirreno lambiscono il suo territorio...
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San'Andrea.
Ogni anno fin dal lontano sedicesimo secolo, il 30 novembre
i farmacisti palermitani festeggiano il loro patrono, Sant’Andrea
apostolo...
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Rigattieri e Antiquari. Salvo
le debite eccezioni, a Palermo oggi di antiquari ne esistono ben
pochi, il fascino degli oggetti di pregio che meritano tale
collocazione se ne vendono pochi ed in negozi qualificati per
fortuna da poche persone veramente competenti...
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U Siminzaru.
Nella gastronomia rituale e di strada non
manca mai con la sua bancarella, U SIMINZARU, ad onorare le grandi kermesse di
festeggiamenti di Santi e Patroni, come non disdegna tutti quei
avvenimenti civili che la società moderna a confezionato per
l’aggregazione comune (tipo stadio)...
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S.Oliva.
La Vergine e Martire palermitana, patrona dimenticata dai fedeli
palermitani, la leggenda la vuole come nascita, cittadina di
questa città, si presume secondo alcuni agiografi locali che sia
nata presso un rione del mandamento della Loggia...
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La Pedata. A Palermo all’inizio della via
Vespro a pochi passi di Porta Sant’Agata esiste una piccola
chiesetta a Lei dedicata, quattro sono le chiese dedicategli dai
palermitani, ove si conserva all’interno di una teca una modesta
pietra di calcare...
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Il pescivendolo palermitano.
Un grande banco di marmo ricoperto da scaglie di ghiaccio
grondante da tutte le parti e le alghe verdi che creano una
cornice da basamento, un gran “tanfu” di “rancio”, qualcheduno
che si muove e gesticola e “abbannia”...
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La grafica popolare.
Nella vita quotidiana la
rappresentazione grafica che colpisce l’occhio attraverso i suoi
colori e allieta la mente anche nelle piccole cose e, non a caso
suscita un richiamo inevitabile. Al mercato o per strada o in
determinati negozi, dove la merce che si vende è reclamizzata,
da questa forma di richiamo che anticamente era molto più
diffusa...
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Rosalia... a Santuzza. Nella
vita del nostro popolo i Santi hanno un posto particolare, per i
palermitani, la santa eremita Rosalia chiamata confidenzialmente
“ a’ Santuzza” ha un posto straordinario nella pratica
religiosa, la sua devozione nasce nel lontano 1624...
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Gli
Ambulanti.
Nell’habitat cittadino palermitano una figura
particolare, da sempre molto viva e colorata, è quella del
venditore ambulante che con incredibile regolarità percorre,
ogni giorno, le stesse già note strade, per ritrovare i suoi
“parrucciani”, i clienti abituali o quelli occasionali a cui
vendere qualcosa. Una sorta di vendita “porta a porta”
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I
mestieri di strada.
Le diverse strade dei mandamenti del centro storico, anche quelli più strette, i vicoli o delle piazze più solitarie, la strada è capiente, oltre che per mezzo di comunicazione, anche come prolungamento della casa e della
bottega...
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I
quadrelli. Percorrendo le anguste vie del centro storico,
agli angoli di alcuni edifici civili o religiosi, ancora oggi,
si individuano delle mattonelle di ceramica avente la forma
quadrata, incassate nei muri perimetrali.
Poste all'altezza di circa tre metri dal piano di calpestio,
esse hanno le dimensioni di 15 x 15 cm; venivano fabbricate a
Palermo, negli opifici di ceramiche di Valenza...
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La
testa del Moro. Quante volte guardando un balcone fiorito
magari stracolmo di vasi di terracotta si è notato un vaso
o più di uno con l'effige di testa di moro...
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Giuseppe
e Maria. Quanti Giuseppe ci sono a Palermo...
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